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Mutilazioni genitali femminili tra “qui” e “altrove”: lunedì un incontro

L'Azienda Usl di Piacenza aderisce alla giornata mondiale dedicata al tema organizzando un incontro lunedì 6 febbraio, alle ore 16.30, nella sala Colonne dell'ospedale di Piacenza

Lunedì 6 febbraio incontro in Sala Colonne all'Ospedale di Piacenza

Nel mondo sono più di 200 milioni le donne mutilate, principalmente in Africa e Medio Oriente; recentemente questa pratica si è diffusa anche in Europa e in America del Nord a causa delle migrazioni. Questi numeri riescono solo in parte a descrivere il dramma delle ragazze, spesso bambine, che devono affrontare il rito di passaggio per essere “purificate” e accettate nella comunità come adulte pronte al matrimonio.

La pratica delle mutilazioni genitali femminili si perde nelle tradizioni vecchie di secoli che vedono nel corpo della donna qualcosa di impuro da recidere, usanze indifferenti ai danni fisici e psicologici che ne possono conseguire. Secondo i dati del rapporto Unicef, tra tutte coloro che hanno subito mutilazioni, 44 milioni sono bambine e adolescenti fino a 14 anni. I paesi con la più alta prevalenza tra le ragazze e le donne tra i 15 e i 49 anni sono la Somalia (98 per cento), la Guinea (97 per cento) e Djibouti (93 per cento).

La lotta contro le mutilazioni genitali femminili passa attraverso la sensibilizzazione delle comunità alle conseguenze che queste pratiche hanno sulla salute e sulla qualità di vita delle donne. In anni recenti molto lavoro è stato fatto per contrastare queste pratiche, sia nei paesi di origine sia nei contesti migratori. L’Azienda Usl di Piacenza aderisce alla giornata mondiale dedicata al tema organizzando un incontro a più voci per condividere pensieri e visioni.

L’appuntamento è per lunedì 6 febbraio, alle ore 16.30, nella sala Colonne dell’ospedale di Piacenza. L’incontro è promosso in collaborazione con la cooperativa sociale Ippogrifo e il Centro interculturale Belleville e racconterà le esperienze di campo tra Italia e Africa, che hanno visto le donne protagoniste come soggetti competenti e capaci di cambiamento. Sarà un'occasione per riflettere  su come questo tema possa costituire occasione di dialogo interculturale tra operatori della salute "qui" e "altrove" intorno alle problematiche di genere e di controllo sociale dei corpi.

Il programma (https://www.ausl.pc.it/eventi/2017_mutilazioni_femminili/)

Introduce e modera Cecilia Gallotti – Fondazione ISMU Milano

16:30 - Saluti autorità e apertura dei lavori

Cristina Molinaroli
Direttrice Consultori Familiari Ausl di Piacenza 
Informazione, sensibilizzazione e formazione: riflessioni sui progetti realizzati dall'Azienda USL di Piacenza

Grazia Lesi e Beatrice Bianchi 
Centro per la salute delle donne straniere e dei loro bambini
Azienda USL di Bologna Associazionismo femminile in Africa contro le pratiche di mutilazioni genitali femminili 
Esperienze di lavoro tra Italia e Mali

Francesco Sincich
Antropologo per Medici Senza Frontiere
Prospettive da "altrove": testimonianze di progettazione internazionale

Kindi Taila
Consultorio Salute donna Azienda USL di Modena
Dallo stereotipo alla consapevolezza: punti di vista transculturali sulle mutilazioni genitali femminili 

Cecilia Gallotti - Fondazione Ismu Milano
Osservazioni conclusive su un corpo a corpo

Condivisione e dibattito

19:30 - Buffet

Gli interventi saranno alternati alla proiezione di video documenti.