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"Donne e diritti: insieme si può". L’8 marzo le conquiste delle donne sul lavoro e nella società

Donne e diritti: insieme si può. Un’iniziativa per ripercorrere il percorso delle donne nell’acquisizione dei diritti con particolare riferimento ai diritti sociali e al sistema di welfare  in Emilia-Romagna. Questa la cornice dell’evento in programma il giorno della donna organizzato da Cgil Piacenza, Cisl Parma-Piacenza, Uil Emilia, Arci Piacenza, Auser Piacenza ed Emilia-Romagna e Fondazione Argentina Bonetti Altobelli previsto in sala Mandela (via XXIV Maggio, 18) dalle 10 alle 13, con tanti ospiti. 

“Sarà ripercorsa la storia del movimento sindacale tra fine ‘800 e primi ‘900 e ciò che avvenne in Europa e in Italia sottolineando il ruolo avuto unitariamente dalle donne che militavano nel sindacato, nonchè la ripresa successiva alla seconda guerra mondiale e la rinascita dei sindacati liberi dopo la caduta del regime fascista. Il racconto sarà arricchito da alcuni camei di sindacaliste impegnate nelle lotte nelle campagne, nelle risaie e nelle attività del tessile-abbigliamento.

In occasione dell’8 marzo, intendiamo sottolineare la rilevanza che ha la memoria delle biografie femminili nella ricostruzione completa della storia della società emiliano-romagnola in un passaggio intergenerazionale tra donne di ieri e di oggi” spiegano le organizzatrici.

Iniziativa legata ai temi del lavoro, della conquista dei diritti attraverso il valore dell'attività sindacale e dell’emancipazione femminile. 

Nel corso dei lavori ci sarà spazio per il progetto "Le Malcontente"  e per una ricostruzione storica documentata dalla Fondazione Argentina Bonetti Altobelli. 

Ospiti, tra le altre: Stefania Pisaroni, coordinamento donne Cgil Piacenza, Elisabetta Paraboschi, giornalista, Anna Salfi, storica e presidente Auser Er, Silvana Trioli, Auser Piacenza, Cristina Niglio, coordinamento donne Cisl Piacenza, Maria Stella Vannacci, Coordinamento donne Uil Piacenza, Emilietta Avanzi, donne Spi Cgil Piacenza, Costanza De Poli, consigliera comunale e studentessa e conclusioni di Ivo Bussacchini, segretario generale Cgil Piacenza. 


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