Eventi

Giornate FAI di Primavera, 24esima edizione

Le Giornate FAI di Primavera, il grande evento di piazza organizzato ogni anno dalFAI – Fondo Ambiente Italiano, giunge quest’anno alla 24° edizione. Chiese, ville e palazzi, giardini, castelli, aree naturali, archivi storici, musei e scali ferroviari....sono più di 900 le aperture straordinarie in programma per la 24° edizione delle Giornate FAI di Primavera
 
La proposta delle aperture è come da tradizione varia e ricca di sorprese. L'elenco completo dei 900 beni aperti per singole regioni è disponibile su www.giornatefai.it dove si trovano tutti i dettagli dell'evento e l'ampio panorama di iniziative correlate: dalle biciclettate in collaborazione con FIAB per vivere le Giornate FAI di Primavera in modo sportivo, agli itinerari consigliati per le famiglie. Dai percorsi naturalistici all'elenco delle aperture – circa il 40% - accessibili alle persone con disabilità fisica.

Luoghi da visitare a Piacenza

VENERDI' 18 MARZO
Ingressi riservati agli iscritti al FAI

• Archivio di Stato Palazzo Farnese - Piazza Cittadella
ore 11.00 e 12.00
Ingresso esclusivo per gli iscritti del FAI, possibilità di iscriversi al FAI in loco. 
Prenotazione obbligatoria presso la Segreteria di Delegazione: tel. +39.347.5414633

Eventi speciali: "Troppo bello per essere vero...falsi e falsari in Archivio di Stato" a cura di Anna Riva e Gian Paolo Bulla.

 Basilica di Sant'Antonino - Piazza Sant'Antonino
ore 15.00 e 16.00
Ingresso esclusivo per gli iscritti del FAI, possibilità di iscriversi al FAI in loco. 
Prenotazione obbligatoria presso la Segreteria di Delegazione: tel. +39.347.5414633

Eventi speciali: Mimma Berzolla Grandi e la "sua" Sant'Antonino, amata, riscoperta, studiata.

SABATO 19 E DOMENICA 20 MARZO

• Chiesa di San Dalmazio - Via Mandelli, 23
Sabato 19, ore 9.30-12.00 (ultima visita) / 14.30-17.00 (ultima visita)
Domenica 20, ore 14.30-16.30 (ultima visita)
Visite guidate a cura degli accompagnatori culturali della Delegazione.

Iniziative speciali: Proiezione video a cura dell'architetto Chiara Genocchi

• Chiesa e cripta di San Savino - Via Alberoni
Sabato 19, ore 14.30-17.00 (ultima visita) 
Domenica 20, ore 14.30-16.30 (ultima visita)
Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni della classe IIA del Liceo Scientifico "Respighi" con la supervisione del docente Massimo Conversano.
Nella giornata di domenica si esibiranno anche sei componenti del Coro d'Istituto del liceo (4 cantori e due musicisti), interpretando brani medievali. 

• Basilica di Sant'Antonino, Archivio Capitolare Piazza Sant'Antonino
Sabato 19, ore 11, 16.00 e 17.00 
Domenica 20, ore 16.00 e 17.00

Ingresso esclusivo per gli iscritti del FAI, possibilità di iscriversi al FAI in loco. 

Prenotazione obbligatoria presso la Segreteria di Delegazione: tel. +39.347.5414633 
Visite guidate a cura delle archiviste Anna Riva e Paola Agostinelli, coaudiuvate da Marco Carubbi

In tutti i luoghi aperti: corsie preferenziali per iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco

CENNI STORICI

ARCHIVIO DI STATO - Piazza Cittadella

L'Archivio di Stato di Piacenza, dipendente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è l'archivio generale che – ai sensi del D.P.R. 1409/1963 e del D. Lgs. n. 42/2004 ("Codice dei beni culturali e del paesaggio") – conserva per versamento obbligatorio gli archivi storici degli uffici statali della provincia di Piacenza e per deposito volontario, custodia temporanea, donazione o acquisto, ogni altro archivio o raccolta documentaria di importanza storica. Gli archivi sono inseriti a pieno titolo nei beni culturali della nazione tutelati dall’art. 9 della Costituzione. Il complesso comprende la documentazione prodotta dall'antica Comunità di Piacenza e successivamente dal Comune di Piacenza e da numerosi archivi aggregati, tra cui gli archivi degli organi statali centrali e periferici del ducato di Piacenza (1545-1802). Il Comune di Piacenza ha effettuato due depositi: nel 1976 trasferì all'Archivio di Stato 66 complessi archivistici, tra cui si segnalano per l'epoca di antico regime: Raccolte di atti costitutivi dell'antica comunità (XII-XVIII sec.); Consiglio generale e anzianato (1419-1806); Notai e cancellieri della comunità (1399-1806); Finanze comunali (1337-1574); Rescritti e indulti ducali (1546-1806); Lettere ducali alla comunità (1423-1748). Per l'età successiva, venne depositato l'intero archivio storico del Comune di Piacenza (1806-1945).


CHIESA DI SAN DALMAZIO - Via Bernardino Mandelli, 23

La Chiesa di San Dalmazio, in via Mandelli, è di proprietà della Confraternita dello Spirito Santo, che la gestisce dal XVII secolo, a cui è pervenuta in seguito alla donazione da parte dell'Arciduchessa Maria Luigia d'Austria. La Chiesa è stata riconosciuta di particolare importanza per lo studio e la conoscenza dell'architettura romanica piacentina. La prima attestazione risale al 1040, anno in cui l’Arcivescovo di Milano, Ariberto d’Intimiano fece una donazione di terre alla chiesa ed al monastero annesso. L’origine è più antica come testimonia la pregevole cripta di VII secolo, di origine bizantina. Della struttura originaria si conservano pochi elementi “sopravvissuti” ai restauri otto- e novecenteschi. 
 

BASILICA E CRIPTA DI SAN SAVINO - Via Alberoni

Consacrata nel 1107, venne costruita su iniziativa del vescovo Sigifredo sul luogo dove si riteneva si trovasse l'originaria Basilica voluta nel IV secolo da San Savino, secondo vescovo di Piacenza, le cui spoglie riposano in un’urna sotto. La chiesa subì nel tempo molti rimaneggiamenti, soprattutto in età barocca, al quale si deve ascrivere la facciata del 1721 addossata all'originale). Un ripristino dell'aspetto romanico della struttura e la demolizione delle aggiunte barocche si ebbe con i restauri storicistici di inizio ‘900. All’interno si conserva bene lo stile originario, con capitelli ornati di figure mostruose. Nel presbiterio, rialzato al di sopra della cripta, si conserva un crocifisso ligneo del XII secolo ed uno splendido mosaico dello stesso periodo, con scene di combattimento, una partita a scacchi ed una raffigurazione di Cristo. La cripta, uno dei più belli esempi in Italia settentrionale, conserva un altro mosaico del XII secolo, raffigurante i mesi ed i segni zodiacali con sullo sfondo a onde marine. 
 

ARCHIVIO CAPITOLARE BASILICA DI SANT'ANTONINO - Piazza Sant'Antonino

“Dai Carolingi ad Omero”: rarissimi documenti, codici e pergamene altomedievali, datate a partire dal VIII secolo, conservate nell'Archivio Capitolare della Chiesa di Sant'Antonino, la più antica della città. All’archivio fa da contrappunto la scuola capitolare, tra le più importanti dell’Italia settentrionale, equiparata già dal secolo XI alla scuola parmense e a quelle di altri famosi centri di studio europei: Ausburg, Basilea e Magonza. Dal XII secolo il complesso divenne il polo culturale della città, nonché centro politico e fulcro della vita cittadina. 

 


 


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