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“La violenza e il carcere”, la giornalista Carla Chiappini chiude il 2022 di “Cives”

Il corso di formazione Cives chiude il 2022 con Carla Chiappini, giornalista, che interverrà giovedì 15 dicembre alle 20 su “La violenza e il carcere”. Esperta in autobiografia, Carla Chiappini dirige la pubblicazione della rivista “Sosta Forzata – itinerari della giustizia”, in cui i ragazzi “messi alla prova” raccontano sé stessi. Chiappini è convinta che il metodo autobiografico sia utile per far ritrovare il senso e la direzione della propria vita, imparando a riconoscere e curare i passaggi difficili e a celebrare quelli felici. È un incontro intimo con sé stessi. «La scrittura di sé – sostiene – è una pratica dolce, profonda ma non invasiva, la penna resta sempre nella mano di chi scrive e la scelta di condividere rispetta la libertà di ciascuno». È un metodo che Carla Chiappini utilizza nei suoi atéliers di scrittura presso aziende sanitarie, istituti di pena, uffici di esecuzione penale esterna, imprese pubbliche e private, enti che si occupano di formazione degli adulti, scuole e università. Dal 2015 ad oggi ha condotto laboratori di scrittura in numerosi istituti di pena: Verona, Milano Opera, Milano San Vittore, Lodi, Piacenza, Parma (AS1 e AS3), Modena, Catanzaro, Cosenza, Rossano (AS3 e AS2), Paola, Palermo – Ucciardone e Palermo – Pagliarelli. L’incontro si svolgerà nella sede piacentina dell’Università Cattolica e sarà aperto agli iscritti al corso.

CIVES – È un corso di formazione promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore insieme alla diocesi di Piacenza-Bobbio, al Laboratorio di Economia Locale e alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. I lavori sono coordinati da Giovanni Ambroggi, Patrizia Calza, Raffaele Ciociola, Enrico Corti, Angela Fugazza, Enrico Garlaschelli, Giovanni Groppi, Sara Groppi, Daniela Guzzi, Massimo Magnaschi, Roberto Maier, Francesco Millione, Marina Molinari, Fabio Obertelli, Francesco Perini, Francesco Petronzio, Piergiorgio Poisetti, Paolo Rizzi e Susanna Rossi.

ZONA FRANCA – Lo scoppio della guerra in Ucraina ha messo in dubbio certezze radicate in noi da decenni. Abituati al ruolo di spettatori di guerre “lontane”, ci siamo percepiti per anni in una sorta di “zona franca”, riparati dalle conseguenze e distanti dall’essere attori o vittime. E se pensiamo alla pace, dalla nostra posizione di avulsi dai conflitti, non ci viene in mente altro se non un anelito alla fine della guerra. Consideriamo la pace come punto d’arrivo di un conflitto, e così ci lasciamo sfuggire l’accezione più significativa del termine “pace”, che riguarda la situazione da creare per prevenire il conflitto. Trascuriamo le regole di una convivenza civile che idealmente dovrebbe evitare la frammentazione della concordia.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Terza parte “Geopolitica e conflitti internazionali”

In collaborazione con il Laboratorio di Mondialità Consapevole

venerdì 20 gennaio 2023 – ore 20

Incontro aperto al pubblico

Presso Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano

Lorenzo Tugnoli – fotografo, vincitore del Premio Pulitzer | La città (con)divisa. Manuale di convivenza urbana nell’epoca del conflitto

venerdì 3 febbraio 2023 – ore 20

Emanuele Giordana – scrittore e giornalista | Le guerre di oggi

venerdì 17 febbraio 2023 – ore 20

Raul Caruso – docente di Economia della pace all’Università Cattolica del Sacro Cuore | Europa: conflitti, futuro e anticorpi

venerdì 3 marzo 2023 – ore 20

Performance teojazz con Garlaschelli’s Band

venerdì 10 marzo 2023 – ore 20

Assemblea pubblica “Cives parla alla Civitas”

Incontro aperto al pubblico


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