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Galleria Alberoni, speciale visita guidata

Domenica 26 marzo il quinto evento collaterale alla mostra RELIGO, che tra i suoi obiettivi ha anche quello di legare insieme, rilegare appunto, l’arte antica e quella contemporanea, prevede una visita guidata speciale che, oltre al consueto itinerario alla scoperta della storia, del patrimonio artistico del Collegio Alberoni e della mostra Religo, propone un’introduzione approfondita dedicata all’Ecce Homo di Antonello da Messina, vera perla della collezione artistica costituita dal Cardinale Alberoni e capolavoro assoluto dell’arte antica, con il quale l’artista messinese ha rivoluzionato l’iconografia sacra e il sentire religioso del suo tempo

Alle ore 16, nella Sala degli Arazzi, all’inizio del percorso guidato che sarà poi condotto da Claudia Marchionni, avrà infatti inizio un’introduzione interamente dedicata all’Ecce Homo o Cristo alla colonna di Antonello da Messina. Interverranno Ilaria Sgaravatto e Francesca De Vita.

La prima ha condotto uno studio dedicato al dipinto custodito al Collegio quale tesi di laurea triennale nel Corso di Scienze dei Beni Culturali all’Università Statale di Milano, studio condotto sotto la guida della docente di Letteratura Artistica Prof.ssa Rossana Sacchi, a riprova della riconosciuta importanza della versione alberoniana dell’Ecce homo.

La seconda, restauratrice di notevolissima esperienza e importante curriculum di interventi, segue costantemente, da molti anni, la preziosa e delicata tavola alberoniana, che presenta ancora eccezionali condizioni di conservazione, che permettono un’ottima leggibilità del dipinto, suscitando emozione nei visitatori, ma richiede, in ragione della sua grande fragilità, una cura continua e condizioni microclimatiche estremamente stabili ottenute anche con l’uso di macchine e tecnologia avanzata che domenica verrà descritta ai visitatori.   

Ilaria Sgaravatto, che sta attualmente terminando gli studi magistrali in Storia e Critica d’Arte sempre presso il medesimo ateneo milanese, condurrà i visitatori - anche con l’ausilio di immagini - alla scoperta della tavola di Antonello da Messina in un breve percorso che prevede l’illustrazione della biografia dell’artista, le opere principali e la tecnica pittorica, la presentazione della serie degli Ecce Homo da lui realizzati, la descrizione della versione piacentina con il racconto delle questioni cronologiche ancora aperte e delle vicende collezionistiche.

Restano infatti alcuni interrogativi insoluti relativamente al capolavoro del Collegio Alberoni, quali la data di esecuzione riportata nel cartiglio dipinto sul parapetto, evidente omaggio di Antonello ai maestri fiamminghi, letta da alcuni specialisti in 1473 e da altri in 1475, con il mistero della scrittura dell’ultima cifra. Non è neppure certo come e quando e da chi il cardinale Alberoni abbia acquistato il prezioso dipinto.

Francesca De Vita racconterà invece le vicende conservative della tavoletta con i tre restauri subiti nel secolo scorso e la costruzione dell’armatura posteriore al dipinto.

La restauratrice svelerà ai visitatori anche la complessa opera di osservazione, monitoraggio e mantenimento di condizioni microclimatiche estremamente stabili, e studiate specificamente per la delicata tavola, che vengono condotte oggi e che permettono una buona conservazione del dipinto.

Il pubblico potrà così scoprire la delicatezza delle opere dipinte su tavola, i rischi, ignoti ai più, derivanti dal loro trasferimento, motivi che rendono rarissime le concessioni di prestito e severo il criterio di valutazione delle richieste.

L’Ecce Homo di Antonello da Messina e la mostra RELIGO

Il capolavoro di Antonello da Messina è connesso alla mostra RELIGO, attualmente in corso, poiché Giancarlo Bargoni, si confronta anche con la tavola dell’Ecce Homo.
Nella saletta che la custodisce è stata infatti allestita anche la piccola tavoletta con l’Ecce Homo di Giancarlo Bargoni così da consentire al pubblico un confronto ravvicinato tra antico e moderno.
Si tratta di una delle due opere realizzate da Bargoni per la mostra tenutasi lo scorso anno e che vedeva 22 artisti confrontarsi con il capolavoro del Collegio Alberoni.
Relativamente agli Ecce Homo di Bargoni il critico Claudio Cerritelli scriveva così: l’identità del corpo diventa per Giancarlo Bargoni luogo per fissare le vibrazioni del colore, il tormento della materia, il fremito delle stratificazioni, la vertigine dell’impronta che lascia apparire gli umori interni della pittura.
Sempre nell’appartamento del cardinale i visitatori troveranno un secondo confronto di Bargoni con la pittura antica: il Bicchiere di fiori in una nicchia di Jan Provost è affiancato da Euterpe fiore dipinto da Giancarlo Bargoni.

La visita guidata, condotta da Claudia Marchionni, prevede la visione del patrimonio artistico del Collegio Alberoni e delle quattro sezioni della mostra Religo.


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