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Spazio Rosso Tiziano, "ll meccanismo della suspense" e "Riflessioni sul tempo"

Presso la Galleria Spazio Rosso Tiziano si inaugurano sabato 14 maggio 2016 alle ore 18 le mostre "ll meccanismo della suspense" di Claudio Mazza e "Riflessioni sul tempo" di Giuseppe Tirelli.

Le mostre saranno visitabili fino a martedì 31 maggio nei seguenti orari: da lunedì a sabato 15.30 - 19.15

Claudio Mazza - "Il meccanismo della suspence"

Claudio Mazza, pittore piacentino di adozione, dopo un lungo percorso di ricerca, dall’ambito fantastico e surreale all’astrazione geometrica, è infine approdato ad una pittura caratterizzata da una figurazione originale, che non fa tanto leva sulla rappresentazione mimetica del soggetto, quanto sulla riscrittura di elementi corporei riconoscibili, fondamentali per la costruzione di un inedito equilibrio compositivo, derivante dalla messa in tensione di forme e colori. Su fondi a volte uniformi altre volte anch’essi caratterizzati da suddivisioni e campiture geometriche, si sovrappongono forme regolari ed irregolari, definite con una precisione quasi chirurgica, che prevede l’utilizzo di un solo colore - il grigio - declinato in molte varianti tonali. Un equilibrio dinamico che pone l’opera in dialogo con lo spettatore, innescando il meccanismo della suspense. Se ad un primo sguardo i dipinti di Claudio Mazza sembrano, infatti, astratte composizioni di piani ritmicamente sovrapposti, ad un’analisi più attenta si intravvede la silhouette semplificata della figura, scelta non tanto per esigenze narrative, ma piuttosto per la fluidità e l’eleganza delle forme. La pittura acquisisce, dunque, una dimensione temporale e lo spettatore è chiamato a completare l’atto creativo attraverso la ricerca e il riconoscimento del soggetto. A facilitare la lettura dell’opera, alcune accensioni cromatiche ed inserti materici, volti ad evidenziare gli elementi chiave della figura. La visione assume, così, il fascino della scoperta.

Giuseppe Tirelli "Riflessioni sul tempo"

Il mio lavoro ruota principalmente attorno a tre elementi:  il tempo ,il silenzio ,il racconto. Modello soggetti che sono fuori dal tempo, non collocabili in un'era precisa, sculture estranee alla realtà che vivono silenziosamente il loro racconto antico ,contemporaneo o futuribile che sia. Utilizzo riferimenti a racconti popolari, fiabe, favole contemporanee tra cui il fumetto, modificando la natura dei personaggi. cambiandone  l'età e a volte il sesso (pinocchietta), adattandoli a storie vissute o solamente sognate, in modo che la scultura possa assumere vita propria. Il tentativo è quello di fare statue svincolate dalla moda del momento o da quella ricerca quasi paranoica della ”novità a tutti i costi ", tipica di certa arte contemporanea .

A volte utilizzo copricapi antichi (sumeri, egizi, babilonesi,delle streghe di Goya) o di personaggi delle fiabe (Peter Pan, Pinocchio) perchè ritengo che possano fermare il tempo, che abbiano la capacità di trasformare le sculture in personaggi che popolano un futuro cibernetico o mondi paralleli. La mia produzione vuole essere un modellato realistico ma non fotografico, più in relazione con il disegno, che con la fotografia o il cinema La creta è una grande tavola per il disegno tridimensionale e una scultura è una composizione fatta da innumerevoli disegni eseguiti sulla terra bagnata: all'inizio usavo spesso bozzetti, ora  disegno direttamente sulla creta .

Il risultato della mia ricerca sono statue silenziose che vivono fuori dal mondo rumoroso a cui siamo abituati, che spesso dialogano più con gli animali che con i loro simili. La scultura “Il tempo”, nasce da una riflessione sull'immortalità dell'essenza umana poiché, come sostiene il filosofo Severino, noi siamo esseri immortali che incontrano questa strana dimensione o fenomeno che è il tempo. In questo incontro nasciamo, viviamo , invecchiamo e poi torniamo fuori dal tempo alla nostra immortalità. Questo è un concetto più scientifico che religioso o forse li rappresenta entrambi . Nella scultura in questione, ho voluto descrivere  l'immortalità  umana e anche la immutabilità della sua essenza .


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