Eventi

Pasqua e Pasquetta in mini crociera sul Grande Fiume

La primavera è alle porte. portando con sè la voglia di evadere, di viaggiare, di trascorrere almeno un weekend all’aria aperta immersi nella natura, e meglio ancora se si ha l'occasione di sperimentare qualcosa di insolito e originale! Di questi tempi, con i budget ridotti, si guarda però alle mete più vicine, a quelle destinazioni di cui si può godere senza eccessivo dispendio di denaro, portando a casa un piacevole ricordo da condividere.

Per una Pasqua e una Pasquetta originale, chi ama la natura e le antiche tradizioni può riscoprire con Motonave Stradivari l’Isola degli Internati, un’oasi naturale,visitabile durante una piacevole navigazione sul Grande Fiume: l’isola è infatti un lembo di terra, bagnato dal Po, che costeggia tutto l’argine di Gualtieri, nella Bassa Reggiana.

Questo luogo sospeso tra il passato e il presente, tra cielo azzurro e pioppi che si specchiano nell’acqua, con qualche barca solitaria e pochi pescatori pazienti, un tempo è stato per molte persone un’occasione per ricominciare a vivere, una fonte di sostentamento .

A svelarci il segreto nascosto in questa insolita pendice del Po è Gina Scottini in Landini, “Ginetta” per chi vive a Boretto, dove abita con la famiglia. Classe 1941, la signora Scottini ha un carattere tosto, tipico di chi è cresciuto negli anni della guerra. Mondina nel Vercellese in gioventù, oggi, insieme al figlio Giuliano Landini, storico campione di motonautica e al marito Giuseppe (anche lui “asso” dei motoscafi), gestisce la motonave Stradivari, che ha il compito di far conoscere il Grande Fiume ai turisti. Nel cuore di Ginetta è racchiusa la storia dell’Isola degli Internati così come quella del Po, un’ immensa distesa d’acqua con la quale è cresciuta fin da bambina, una compagna di vita e un consigliere paziente, una fonte di sostentamento ma anche una forza distruttrice.

“L’isola degli Internati porta questo nome perché, appena finita la Seconda Guerra Mondiale, vista la penuria e il degrado economico esistente, il Comune di Gualtieri aveva deciso di affidare in gestione quel lembo di terra a quindici uomini del paese che erano sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti. Tra questi, c’era anche mio padre, Gino Scottini. Assieme ai suoi colleghi di lavoro – spiega la donna – mio papà iniziò a coltivare sull’isola “le stroppie”, delle piante che crescono lungo le rive del Po e che hanno un potenziale straordinario: l’elasticità. Una volta tagliati i rami, con questa pianta si facevano le fascine che poi si vendevano agli artigiani. Nascevano così le note ceste di Boretto. Belle, robuste e indistruttibili”.

Quando ero bambina – prosegue la donna – il Po non era certo il fiume che conoscete oggi. Si pescava il pesce gatto in abbondanza: il nostro sostentamento. Per i giovani il fiume era come il mare, ricordo quando andavamo a fare il bagno. Le donne, invece, nelle golene lavavano i panni”, conclude la signora Scottini.

Oggi, anche l’Isola degli Internati ha cambiato volto rispetto al passato: è diventata un’oasi naturalistica e in alcuni tratti, visto la ricchezza di flora e fauna di cui vanta, questa zona demaniale è stata trasformata in una meta turistica, attrezzata con ristoranti e locali, in cui d’estate si balla alle spalle del Grande Fiume. Ci sono poi un piccolo porticciolo, in cui attraccano le barche private, e una pista ciclabile che costeggia il Po.

Questo pezzo di storia, di natura, di tradizione si riscopre in navigazione a bordo del battello fluviale più grande d’Italia: la motonave Stradivari, ormeggiata al porto turistico fluviale di Boretto (RE) - lunga 62 mt. e larga 10 mt., condotta dal capitano Giuliano Landini, figlio di “Ginetta” - vi conduce allo scoperta dell’oasi.

Tra chi guida e chi racconta, la tradizione e l’amore per il Grande Fiume sapranno davvero comunicarvelo!

Le soluzioni previste sono adatte alle famiglie che preferiscono il pranzo al sacco, ma anche a chi si vuole concedere una Pasqua con pranzo nel ristorante del battello, comodamente servito, gustando i sapori più tradizionali e genuini del territorio.

Domenica 20 aprile si festeggia Pasqua con il capitano Giuliano: si parte da Boretto alle ore 13,00 e si rientra sempre a Boretto alle ore 16,00 con la navigazione abbinabile al pranzo al sacco portato da casa (Euro 20,00 adulti; Euro 15,00 bambini dai 5 ai 10 anni), sia completata dal classico pranzo tradizionale (menù: antipasto di salumi, prosciutto crudo, salame, coppa e mortadella, scaglie di grana, erbazzone reggiano, lasagna dello chef, tortelli verdi alla Stradivari, arista di maiale al latte con patate al forno, torta sbrisolona e colomba con spumante dolce, acqua, vino rosso, caffè). La navigazione completa di pranzo di Pasqua costa Euro 55,00 per gli adulti ed Euro 30,00 per i bambini dai 5 ai 10 anni, gratuità per i bimbi più piccoli con possibilità di menù a la carte.

La festa per con la musica è invece prevista per Pasquetta, lunedì 21 aprile, con partenza alle ore 10,00 da Boretto e rientro alle ore 18,00 sempre a Boretto: la navigazione, il pranzo (menù: antipasto di salumi, prosciutto crudo, salame, coppa e mortadella, scaglie di grana, erbazzone reggiano, lasagna dello chef, tortelli verdi alla Stradivari, arista di maiale al latte con patate al forno, torta sbrisolona e colomba con spumante dolce, acqua, vino rosso, caffè), l’intrattenimento con l’orchestra di ballo liscio di Daniela Bassi e la merenda del pescatore nel tardo pomeriggio costano Euro 75,00 (adulti).

Per prenotazioni: cell. 333.3616208 oppure 335.7590480, mail: info@stradivariboat.it


Si parla di