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A teatro con mamma e papà, "Ranocchio"

“Ranocchio” di Teatro Gioco Vita, dopo il successo di novembre, a grande richiesta torna in scena a Piacenza per le famiglie domenica 9 febbraio. Appuntamento alle ore 16.30 al Teatro Gioia, nell’ambito della XXIV Rassegna “A teatro con mamma e papà” curata da Simona Rossi e organizzata da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con Fondazione Teatri di Piacenza, la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Lo spettacolo, dedicato ai bambini dai 2 ai 5 anni, è a pubblico limitato con posti non numerati e la prenotazione è obbligatoria. Si tratta della nuova versione di una delle creazioni di Teatro Gioco Vita per la prima infanzia che ha riscosso maggiore successo in Italia e all’estero (con tournée in Spagna, Francia, Slovenia, Svizzera, Olanda, Germania e Israele). “Ranocchio” è tratto dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo, e rivolto ai bambini dai 2 ai 5 anni. La regia è di Fabrizio Montecchi, che ha firmato anche l’adattamento teatrale con Nicola Lusuardi, e le scene sono di Nicoletta Garioni. La nuova versione 2019 dello spettacolo vede in scena Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari mentre alle luci e fonica si alternano Anna Adorno e Alberto Marvisi.

Candido e ingenuo, Ranocchio guarda il mondo con gli occhi sempre aperti, anzi, spalancati. Tutto intorno a sé lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce. Ranocchio ha tanti amici: Anatra, una dolce e amorevole compagna di giochi; Porcellino, un placido amante della casa e della buona cucina; Lepre, un intellettuale che ha sempre una risposta a tutto e Topo, un avventuriero tanto intraprendente quanto generoso. Insieme affrontano le grandi domande che i piccoli drammi di ogni giorno pongono loro. A tutti questi dilemmi esistenziali Ranocchio e i suoi amici riescono sempre a trovare una risposta positiva. Un merlo trovato nel prato è l’occasione per interrogarsi sul mistero della morte e la necessità di celebrare la gioia di essere vivi. Il mal d’amore provato da Ranocchio è lo spunto per riflettere sul dolore e sulla felicità che da esso ne scaturisce. Uno spavento notturno rende inevitabile un’indagine sul tema della paura vera e della paura di aver paura. Con parole e immagini di grande forza ed essenzialità le vicende di Ranocchio e dei suoi amici, grazie a uno humour gentile, ci confortano e ci trasmettono una grande voglia di vivere. Lo fanno parlando di sé ma nel fare questo ci parlano anche di noi. Di noi che siamo grandi e ancora non sappiamo sempre accettarci ma, anche e soprattutto, di chi grande lo deve diventare e si misura ogni giorno con i problemi che il proprio crescere nel mondo comporta.

Queste piccole storie dal cuore grande sono tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo. Le sue figure e le sue parole sono state staccate dal loro contesto originario per farle vivere sullo schermo del teatro d’ombre, trasformate con leggerezza e poesia in delicate storie animate.

Lo spettacolo tornerà in scena a Piacenza a maggio per i bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia nel cartellone di “Salt’in Banco”.


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