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Rassegna Insincronia, Re-Garde e Beviamoci su_No Game

Ultimo appuntamento sabato 16 aprile alle ore 21 presso Teatro Trieste Trentaquattro con la terza edizione di InSincronia - Rassegna Danza Contemporanea, questa volta ospiti i danzatori di Compagnie MF con gli spettacoli Beviamoci su_no game e Re_Garde.

“Re-Garde”, pièce per due danzatori, è essenzialmente un lavoro coreografico che indaga sul senso della vista.

La ricerca si propone di utilizzare uno sguardo super potente che possa mettere in uno stato di totale imbarazzo e soggiogazione chi ne subisce il fascino e l’abuso.

Lo sguardo è al servizio non solo degli interpreti, ma dello spazio e dell’intero ambiente. L’atmosfera oscura, pesante, oppressiva e tenebrosa ha come supporto la tematica dell’osservare e dell’essere osservati.

Due danzatori, due uomini che si battono per l’affermazione del sé, che sono pronti a subire o ricevere, a dare o perdere, a essere manipolati, provocati, abbandonati...Il gioco di luci sceniche consentirà agli spettatori di essere parte integrante della pièce, obbligandoli a osservare loro malgrado.

Il lavoro sulla qualità di movimento è personale: utilizza la dimensione orizzontale, i concetti dinamici e fisici del partenering e del contact. Il corpo è controllato e vigile come lo sguardo, ma non rinuncia a godere di momenti di distensione e respiro.

L’interpretazione indaga sul rapporto dialogico tra vittima/carnefice, osservatore/osservato.

La proposta è di sensibilizzare il pubblico sulla cattiveria gratuita che l’osservazione può nutrire. Un ipotetico soggetto noir che può ammettere l’esistenza di un colore più gradevole, vicino al cuore e alla sfera dell’umana e carnale visione della vita in tempi moderni.

Drammaturgicamente il lavoro ha come fil rouge quello dell'osservazione e della vista in generale, ed è guidato dalle molteplici opere artistiche che ne hanno motivato la genesi. Tra le opere: William Bourguereau con il dipinto “Dante e Virgilio“, Antonio Caratenuto con la scultura “L'Osservatore Vesuviano“ e Hanneke Beaumont con le sue sculture “Connected-Disconnected“. Di grande stimolo è stato il cortometraggio “Un chien andalou“ di Luis Buñuel grazie al suo forte contenuto e al suo lato profondamente oscuro. Il progetto stimola riflessioni di carattere empirico e filosofico: nella fattispecie su un ipotetico potere di controllo della vista e su un suo condizionamento legato alla sfera delle relazioni sociali. Si desidera comunicare al pubblico una metodologia dell'osservazione, basata sulla prospettiva del punto di vista: sia esso positivo o negativo: più semplicemente comunicare quanto sia soggettivo il modo con il quale osserviamo il mondo e le persone che lo abitano. Non manca la dimensione innocente e pulita di uno sguardo che si posa sulle cose e che ironicamente sa divertirsi con la vita. Un'osservazione da fanciullo pascoliano, priva di qualsiasi condizionamento e libera di potersi esprimere.

BEVIAMOCI SU_NO GAME "[...] belli, con un'allegria delicata e senza peso, una specie di disperata tenerezza, nascoste ali di angeli caduti, e un desiderio di giocare e di perdersi senza accettare nessuna delle apparenze del mondo. [...]" Pietro Citati, L'armonia del mondo Beviamoci su, la sbornia ci porterà consiglio. «L'entusiasmo non è altro che ubriachezza morale» direbbe George Gordon Byron. Beviamoci su_No Game desidera affrontare la difficile tematica della dipendenza dall'alcool come soluzione facile alla vita. Non si tratta di un gioco. Il divertimento delle nuove generazioni Smart rischia di essere un pericolo frequente, un Game Over causa della perdita totale della ragione come categoria dell'essere umano. In un paese dei balocchi si assiste al degrado di un potenziale creativo inespresso, se non attraverso atti al confine con il vandalismo. Siamo lontani dalla Bohème degli artisti francesi: è il bicchierino di troppo che trasforma il sogno in incubo. Il gesto realistico, teatrale e danzato riconduce nei luoghi della memoria come in quelli della vita reale: dall'alterazione delle percezioni sensoriali alle solitudini interne. Il corpo è espressione deforme della visione. Corpo sapiente alla maniera di Omero e non banalmente ubriaco: «il vino folle, che fa cantare anche l'uomo più saggio e lo fa ridere mollemente, lo costringe a danzare e a tirar fuori parola che sta meglio non detta». 

Maxime Freixas(Coreografo/interprete)

Maxime inizia la sua formazione ad Epsedanse sotto la direzione di Anne- Marie Porras, ottenendo un diploma che attesta le sue competenze tecniche. Continua i suoi studi presso il centro professionaleMondap ART, dove sviluppa una vera e propria sensibilità artistica. Inizia la sua esperienza professionale con il Ballet Junior di Ginevra per una stagione, ed ha il privilegio di apprendere numerosi spettacoli del repertorio contemporaneo. Interpreta ruoli nelle pièce di Hofesh Schecter, Thierry Malandain, Guilherme Bothello e Ken Ossola etc... Lavora regolarmente per Patrice Barthes, Ron Howell e Alain Gruttadauria in vari progetti nel corso della sua esperienza. Entra a far parte della compagnia Ballet Actuel diretta da Nathalie Bard per la creazione  " Rendez - Vous ". Nel 2013 , prosegue la sua carriera in Italia, con la compagnia Artemis Danza di Monica Casadei. In parallelo, fonda la sua propria compagnia con il desiderio di condurre una ricerca personale del gesto. Da gennaio 2014, collabora con la compagnia Tiziania Arnaboldi in Svizzera e nel 2015 con la compagnia MP Ideo Grams Manfredi Perego, vincitrice del concorso coreografico "Premio Equilibrio " 

Francesco Colaleo (Coreografo associato/Interprete)

Francesco inizia i suoi studi di danza classica, moderna e contemporanea presso il LabArt Dance Studio di Napoli diretto da Claudia Sales e Marco Auggiero. Viene selezionato per il master di alta formazione della Biennale di Venezia sotto la direzione artistica di Ismael Ivo con il quale collabora per tre anni. Lavora come performer per Gabriel Beddoes, Antonello Tudisco ed Emma Cianchi. In paralleo, conitua a specializzarsi seguendo corsi con Carolyn Carlson, Abbondanza Bertoni e DV8 Physical Theatre. Nel 2010 viene selezionato in borsa di studio per il corso professionale Modem-Atelier, diretto da Roberto Zappalà. Per la stagione 2011-2012 entra a far parte della Compagnia Zappala Danza. Dal 2013 inizia la sua collaborazione con la compagnia Artemis Danza di Monica Casadei. Nel gennaio del 2014, entra a far parte della compagnia di Tiziana Arnaboldi residente presso il teatro Bauhaus di Ascona, Svizzera. Desideroso di sviluppare un progetto personale, ha coreografato "In.Corpo.Reo" per la compagnia Körper, co-prodotto dalla Fondazione Campania dei Festival Napoli Fringe Festival 2013. 

Francesca Linnea Ugolini (Coreografa associata/Interprete)

Francesca inizia i suoi studi di danza classica e contemporanea all'età di 4 anni presso la scuola Balletto Teatro di Torino diretto da Loredana Forno. All'età di 18 anni entra al 4 corso di danza ocontemporánea del Real Conservatorio Profesional de Danza "Mariemma" , Madrid (Spagna) dove si diploma nel 2012. Continua a specializzarsi seguendo corsi con David Zambrano, Sasha Waltz & Guest, German Jauregui, Sharon Fridman, Dor Mamalia (répertorio Idan Sharabi), Ivan Perez, Jermaine Spivey (répertorio Crystal Pite), Gaga et repertorio Batsheva, Spenser Theberge. Inizia la sua carriera da danzatrice professionista free-lance  entrando a far parte della compagnia Artemis Danza di Monica Casadei danzando in "Doppia notte" e "Traviata". Inizia una terza produzzione con Monica Casadei "Tosca X" interpretando il personaggio principale/solista dello spettacolo. Nel 2013 danza per la compagnia Tocnadanza di Michela Barasciutti nello spettacolo "Untitled: Tribute to Peggy Gugghenheim". Nel 2014 entra nella compagnia Cie Tiziana Arnaboldi, (Svizzera) con lo spettacolo "Linea". Viene intergrata nella "Compagnie MF" in settembre 2015 per la nuova creazione "Beviamoci su, No game".


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