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Pianello, incontro sul referendum costituzionale

Lunedì 21 Novembre, alle ore 21 presso la Sala Novara a Pianello Val Tidone saranno ospiti del Comitato per il No della Valtidone Milvia Urbinati e Pierluigi Petrini, che parleranno delle ragioni del No al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.

Entrambi esponenti del Comitato per il NO di Piacenza, la Urbinati ne è portavoce, instancabilmente stanno  perorando la causa del NO da diversi mesi, attraverso numerosi incontri sia in città che in provincia.

Dice l’ex parlamentare: "Fate un esercizio di fantasia ed immaginate che la costituzione del '48 avesse provocato aspri conflitti politici e lacerazioni sociali. Sarebbe stata possibile la ricostruzione del paese e il miracolo economico? MI domando allora se i tanti amici di cui ho stima e che appoggiano Renzi nella sua sciagurata riforma costituzionale non vedano come - al di là del metodo che io giudico eversivo e al di là del merito che io giudico pessimo (ma sono miei convincimenti) - essa sia lacerante politicamente, socialmente e culturalmente. E questi, ahimè, sono fatti, non opinioni, con cui dobbiamo e dovremo sempre più misurarci. Davvero credete che il bicameralismo perfetto sia il problema di questo sciagurato paese? Che il nostro futuro possa dipendere dalla sua cancellazione? Che la buona politica discenda dall'ingegneria istituzionale piuttosto che dalla capacità di interpretare e guidare le trasformazioni sociali ed economiche? Che essa sia figlia di strappi politici piuttosto che della capacità di interpretare ed evocare sentimenti e bisogni condivisi? Che sarà un profluvio di leggi a liberarci dall'angoscia di un futuro sempre più incerto? Ancora non capite che la speranza di trovare un "conducator" a cui affidare i nostri destini e su cui scaricare i problemi ci porterà allo scontro sociale? Davvero non vi rendete conto che quelle indubbie qualità oratorie e quella vis polemica che hanno guidato la scalata del "giovane caudillo" e che hanno conquistato il vostro sostegno sono oggi diventate il suo drammatico limite. Che la sua incapacità di parlare al paese è inversamente proporzionale alla sua capacità di polemizzare con esso”


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