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Biblioteca di Rivergaro, "Il soffio del vento"

In programma venerdì 25 novembre alle ore 21 presso la biblioteca Comunale di Rivergaro la presentazione del libro "Il soffio del vento: da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo” (Edizioni Pontegobbo), di Claudio Arzani.vento,

L’autore Arzani, ex dirigente AUSL, è conosciuto a Piacenza per il suo costante impegno e militanza per le cause sociali e da sempre attento al tema nucleare dal suo sorgere.

Quando si iniziarono a costruire le centrali in Europa, il messaggio maggiormente diffuso dalla stampa era quello dell’energia atomica come risorsa pulita essenziale per lo sviluppo dei paesi, con poche seppur decise voci pronte a ricordarne i rischi.

Il 26 aprile 1986, quando nella notte esplose il reattore numero 4 della centrale nucleare ‘V.I. Lenin’ di Chernobyl, calò un grande silenzio, una grande paura e in qualche modo il mondo cambiò.

I nati negli anni ’60 e ’70, definiti dai sociologi X Generation, ben ricordano i bambini di Chernobyl, la nube tossica, il latte che non si poteva bere. Tutto questo ricordano i bambini e ragazzi spettatori diretti di tragedie in Bielorussia, ma anche quelli europei, più distanti ma costantemente tenuti in stato di all’erta.

Tanto tempo è passato per avere conoscenza dei fatti e coscienza delle dimensioni del disastro e delle sue conseguenze. C’è però una grande differenza nella generazione successiva dei Millennials: c’è un di là, la Bielorussia, dove gli effetti sono tutt’ora evidenti e hanno un forte impatto sulla vita di bambini, ragazzi e adulti; e c’è un di qua, l’Europa più forte economicamente, dove il ricordo pian piano svanisce e l’attenzione cala.

In questa serata la preziosa presenza di Diana Lucia Medri, nata nel 1989 a Krasnopole in Bielorussia a poca distanza da Chernobyl, una vera Millennial che si definisce nel 2000 “bambina di Chernobyl” ci farà capire quanto vicino e concreto è ancora quel soffio di vento gelido.

Fortunatamente Diana è oggi nel nostro Paese con la sua nuova famiglia ed è una testimone importante dei diversi punti di vista. Grazie allo scambio con l’autore sarà possibile conoscere qualcosa di più del nostro piccolo mondo, che resta sconosciuto solo perché non si ha l’occasione di entrare in contatto con realtà che possono vivere alla finestra di fronte.


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