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Biblioteca di Rivergaro, "Storie mai raccontate"

Venerdì 9 Giugno alle ore 21 presso la Biblioteca Comunale di Rivergaro si terrà la serata “STORIE MAI RACCONTATE” nell’ambito delle serate con l’autore.

Lumturi Plaku mediatrice culturale, scrittrice e poetessa albanese ma residente da tanti anni in Italia, ha sentito il bisogno di mettere su carta emozioni e sentimenti di un’esperienza fondamentalmente tragica ma costellata di momenti di dolcezza. Dopo aver scritto sette libri di poesie, romanzi, racconti e un libro bilingue in italiano-albanese, Lumturi propone al pubblico l’ottavo libro di poesie, in lingua italiana, “MI MANCHI”

Nella bellissima prefazione del libro Riccardo Baracco scrive: ”... Lumturi Plaku non è solo poetessa e scrittrice, è un vero e proprio terremoto. E’ una forza della natura, come le onde del mare che dolcemente vengono dipinte nelle sue poesie o come l’amore materno (perché anche questo è una forza della natura)”.

Il racconto è quello di un’esperienza toccante, che farà sicuramente impallidire dalla commozione. Leggerete la situazione del suo Paese prima di partire, le condizioni che costringevano la gente ad andarsene, le difficoltà del viaggio, l’arrivo in Italia e infine presentazioni e ringraziamenti di diversi amici che ha conosciuto e che le sono stati vicino dal momento del suo arrivo in Italia fino ad oggi.

La sua Parola ha un fortissimo valore catartico: infatti, così come si leggerà in “Quando Scrive l’Anima”, il dolore fa parte della poesia, è un elemento fondamentale e di crescita sia per chi scrive sia per chi legge. L’anima sappiamo bene che non è solo gioia e divertimento, ma è anche confessione del male. Ciò nonostante il male può essere sconfitto, l’ignoranza e la cattiveria possono essere domate, dal sorriso.

Quel “sorriso che uccide la tristezza” di “Lei è” è il messaggio di pace che fa da chiave di volta in un’esistenza fatta di alti e bassi, di nostalgici ricordi e di passioni vibranti. Ciò che questa curata raccolta ci può offrire è uno sguardo sul mondo, che come tale merita a priori la massima attenzione: ogni singola parola ha trovato il suo posto dopo lunghe riflessioni, screditarle significherebbe comportarsi nell’ ignoranza di tali sforzi compositivi.

L’abbraccio emotivo è essenziale, per ciò è importante lasciarsi navigare dalle correnti della poetessa, senza lasciare alcuna ancora a strisciare sul fondale oscuro dei nostri pregiudizi. Ciò sarebbe un freno alla possibilità di aprirsi a

questo mondo nuovo, fatto di domande e di risposte di un Io che travolge con la sua lirica, con il suo canto errante tra i venti profumati del mare e dei ricordi.

NON TOCCARE LA MIA POESIA.

Non toccarmi la poesia, neanche una lettera!

Se non ti piace, dimmelo,

se c’è bisogno, la sistemerò.

Io le scrivo e le canto,

ogni briciola dentro le parole è fragile e sensibile.

Delle volte piangono e delle volte ridono,

come le giornate delle stagioni della mia vita.

Non parlare male delle mie poesie

e non toccarle!

Ognuna di loro ha la sua anima,

perché escono proprio da lì,

e delle volte le lettere sembrano gocce di sangue,

sulle ferite del mio cuore.

Non toccare le mie poesie, sono mie creature

perché con le parole del cuore e dell’ anima, sono scritte.


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