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Tre visite guidate speciali agli Osservatori meteorologico, sismico e astronomico del Collegio Alberoni

Domenica 30 aprile, il giorno seguente la presentazione dell’importante volume dedicato alla storia del clima di Piacenza, la Galleria Alberoni propone una visita guidata speciale intitolata Quando la terra trema, la pioggia cade dal cielo e le stelle brillano. Si tratta di un itinerario speciale che condurrà alla scoperta della storia e dell’attualità degli osservatori meteo e sismico alberoniani, attualmente funzionanti, e di quello astronomico attualmente non attivo.

L’ingresso è ridotto 6 euro e l’accesso senza prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili. La visita guidata speciale verrà replicata 3 volte nello stesso pomeriggio di domenica. Le partenze sono dalla Galleria Alberoni alle 15, alle 16.15 e alle 17.30.

Il percorso è a cura di Maria Rosa Pezza e condurrà i visitatori attraverso le piccole sale dell’Osservatorio sismico sito a al piano terra del Collegio, che custodisce ed espone i sismografi storici e la strumentazione più recente, per salire poi alla sala dell’Osservatorio meteo con la visione di alcuni strumenti meteorologici della collezione storica alberoniana. Nella sala dell’Osservatorio sarà visibile anche il dipinto intitolato Verso il domani, olio su tela realizzato dall’artista Alberto Bertoldi, noto come il pittore delle nuvole, che raffigura infatti una spettacolare nube, e l’antico atlante delle nubi del Collegio Alberoni realizzato da un anonimo pittore del XIX secolo.

Da lì si salirà ancora alla terrazza degli osservatori dalla quale, oltre al panorama sul territorio piacentino, i visitatori potranno vedere la strumentazione più moderna e funzionante della stazione meteorologica e conoscere al contempo la storia dell’osservatorio astronomico che, su quella terrazza, ha avuto la prima sede.

Non sarà visibile, se non dall’esterno, la Specola astronomica sita al centro del parco, che è bisognosa di un intervento di restauro architettonico.

In ogni itinerario saranno spiegate anche le modalità di funzionamento attuale dell’osservatorio meteo, la cui responsabilità scientifica fa capo alla Società Meteorologica Italiana, e dell’osservatorio sismico, che fa parte della rete INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).

La targa “Centennial Observing Station"

Durante le visite guidate sarà visibile anche la targa ora apposta all’ingresso della Sezione scientifica del Collegio con il riconoscimento conferito, nel settembre 2020, dalla World Meteorological Organization delle Nazioni Unite, quale "Centennial Observing Station".

World Meteorological Organization, ha infatti riconosciuto la prestigiosa qualifica di "Centennial Observing Station" all'Osservatorio Meteorologico del Collegio Alberoni, antico gabinetto scientifico che iniziò la sua attività nel 1802 per svolgerla poi con continuità a partire dal 1871. 

La WMO è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si dedica alla cooperazione internazionale e al coordinamento delle ricerche sullo stato dell’atmosfera terrestre e delle sue interazioni con la terra e gli oceani, sul clima e sulla distribuzione delle risorse idriche che ne deriva.

Alle 16 visita ordinaria al Collegio e alla Galleria Alberoni

Alle 16 di domenica 30 aprile si terrà regolarmente la visita guidata ordinaria al Collegio e alla Galleria Alberoni.

L’Osservatorio meteorologico

Nasce nel 1802, in epoca napoleonica, su sollecitazione del governatore Moreau de Saint-Méry e per opera di Padre Antonio Mantenga, insegnante di fisica e matematica al Collegio. Le prime osservazioni riguardano solo la direzione del vento, precipitazioni, temperatura, pressione atmosferica e stato del cielo.

Nel 1870 viene costruito un nuovo locale, sovrastante l’edificio del Collegio, corrispondente all’attuale sede dell’osservatorio; inizia una fase di intensa attività scientifica sotto la direzione del Professore Giovanni Battista Manzi.

Con la convenzione, sottoscritta nel 2016, da Opera Pia Alberoni e Società Meteorologica Italiana, quest’ultima ha provveduto all’adeguamento della strumentazione dell’Osservatorio e ne ha assunto la direzione scientifica, in collaborazione con il Collegio Alberoni. Luca Mercalli è il Presidente della Società Meteorologica Italiana.

L’Osservatorio sismico

Il primo tentativo di registrazione sismica in Collegio risale al marzo del 1861 tramite un sismografo a pendolo. Dal 1874 al 1912 furono eseguite osservazioni tromometriche. Un servizio regolare inizia nel dicembre 1922, utilizzando il sismografo Agamennone.

Nel 1923 la stazione venne dotata di un sismografo Wiechert a componenti orizzontali che era certamente il migliore strumento. Nell’ottobre 1927 entrano in funzione le tre componenti separate del sismografo Vicentini, con astatizzazione magnetica e a periodo variabile.

Negli anni 1930 e 40 l’Osservatorio venne inserito nella rete sismica internazionale e nel 1974 fu arricchito di una strumentazione moderna. La convenzione sottoscritta da Opera Pia Alberoni e INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha permesso di ammodernare la strumentazione esistente. Sul pilastro sismico nei locali sotterranei del Collegio Alberoni è operativa la stazione sismica PCN della Rete Sismica Nazionale dell’INGV, con strumentazione sismica digitale INGV.

L’Osservatorio astronomico

Il primo e più antico osservatorio fu costruito, per iniziativa di padre Manzi, tra il 1870 e il 1872, alla sommità del lato ovest del Collegio, sopra l’osservatorio meteorologico, divenendo così il punto più elevato dell’Istituto alberoniano.

La Specola, situata al centro del parco del Collegio, fu costruita, sempre per iniziativa di padre Manzi, nel 1882, con cupola girevole meccanicamente e colonna di granito, come base del cannocchiale. La specola astronomica non è attualmente funzionante né visitabile in quanto bisognosa di un intervento di restauro architettonico.


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