«A cosa è servito il progetto comunale Porta Galera 3.0? Quanto è costato?»
Interrogazione di Putzu (Forza Italia): «Il 23 giugno del 2014 il Comune di Piacenza aveva lanciato il progetto Porta Galera 3.0 (dopo due anni circa dalla chiusura del precedente progetto Agenzia Quartiere Roma). Ora vorremmo sapere come è andata a finire, e quali vantaggi sono giunti, oltre a quanto è stato speso in totale»
«Il 23 giugno del 2014 il Comune di Piacenza aveva lanciato il progetto Porta Galera 3.0 (dopo due anni circa dalla chiusura del precedente progetto Agenzia Quartiere Roma). Ora vorremmo sapere come è andata a finire, e quali vantaggi sono giunti, oltre a quanto è stato speso in totale» E’ questo il contenuto di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale di Forza Italia Filiberto Putzu.
«Il progetto Porta Galera 3.0 - ricorda il consigliere - aveva l'obiettivo di trasformare la zona di quartiere Roma da centro di disagio a centro di interesse economico e sociale, e per tale progetto sarebbero state impiegate risorse interne al Comune di Piacenza con il supporto di un team di lavoro (Community Lab) della Regione Emilia Romagna. Inoltre il progetto aveva durata biennale e si basava su quattro filoni: cultura e coesione sociale, cura del quartiere, riqualificazione urbana e commerciale, sperimentazione. Questo progetto prevedeva anche la costituzione di una cabina di regia dal carattere tecnico e di un organismo composto dai residenti di quartiere Roma e da tutti i cittadini di Piacenza interessati alla questione».
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