Politica

Centro del riuso entro un anno. Rizzi: «Strumento formidabile per creare valore dagli scarti»

"Un progetto importantissimo del Comitato territoriale di Iren", sottolinea il candidato sindaco Paolo Rizzi che sul tema ambiente ha improntato tutto il suo programma di governo della città

Paolo Rizzi

«A Piacenza sarà realizzato entro un anno un Centro del riuso». Un progetto importantissimo del Comitato territoriale di Iren, sottolinea il candidato sindaco Paolo Rizzi che sul tema ambiente ha improntato tutto il suo programma di governo della città. Un tema che si declina in vari modi, compresa le gestione dei rifiuti, dei materiali di scarto. «E quella del riuso - dice Rizzi - è una vera e propria filosofia che potrà cambiare le dinamiche del futuro in termini di impatto sull’ambiente nel quale viviamo». Il nuovo Centro del riuso sorgerà su un terreno comunale nei pressi della stazione ecologica di Strada Valnure e sarà una struttura dall’architettura avanzata e servirà a incubare imprese e attività economiche basate sul riutilizzo e riciclo di beni altrimenti destinati a diventare rifiuto. «Il riuso dei beni - sottolinea Rizzi - è uno degli strumenti per ridurre la produzione di rifiuti e i centri del riuso sono un formidabile strumento per sviluppare una cultura imprenditoriale capace di creare valore dagli scarti dei processi produttivi, ma anche per incentivare buone pratiche individuali con vantaggi economici». 

Il progetto è stato sviluppato all’interno del Comitato territoriale di IREN, che riunisce tutti gli stakeholders territoriali del gestore del ciclo ambientale, che ha realizzato lo studio di fattibilità. «Il centro - spiega il candidato - potrà interagire con l’Urban Hub dove sta crescendo il laboratorio Blue Economy Brain che si occupa di recupero in particolare nel contesto del settore agroalimentare. Un primo finanziamento potrà contare sul contributo regionale tramite Atersir in una misura di 150mila euro. Altre risorse potranno arrivare da finanziamenti europei, per le quali sono stati proposti i primi progetti, e da ulteriori risorse regionali». 


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