Politica

Fd’I e opposizione: «No all’aumento dell’Irpef anche per il 2020 e 2021»

Fratelli d’Italia (dopo la polemica con Giunta e maggioranza) presenterà un emendamento che chiede alla Giunta di bloccare la delibera anche in futuro. La stessa mossa anche dall’opposizione. Fi: «Accettiamo la sfida, taglieremo nel bilancio dove si può per non alzare le tasse»

Nicola Domeneghetti, Gian Carlo Migli e Filippo Bertolini (Fratelli d'Italia). Sotto, Michele Giardino e Luigi Rabuffi

La sintesi l’ha fatta il consigliere Pd Christian Fiazza, che ha suggerito ironicamente all’assessore al bilancio Paolo Passoni di correggere la delibera della Giunta sulla sospensione dell’aumento dell’addizionale Irpef per il 2019. «L’assessore modifichi la delibera – è intervenuto Fiazza al termine della commissione 1 - prima di andare in Consiglio comunale il 27 dicembre, perché nel centrodestra mi sembrano tutti d’accordo a votare l'emendamento che chiede di bloccarla anche per il 2020 e 2021». Insomma, un altro grattacapo in più per l’Amministrazione e, in particolare, per chi deve redigere il bilancio previsionale 2019 e quelli a venire. Questo perché Fratelli d’Italia ha annunciato di voler presentare un emendamento che correggerà in modo sostanziale quanto già deciso dall’Amministrazione Barbieri. L'opposizione (Pd, Liberi, 5 Stelle, Piacenza in Comune, Zanardi del Misto e le civiche del centrosinistra) dal canto suo, ha già presentato un ordine del giorno che va nella stessa direzione.

Andiamo con ordine. In commissione, intanto, la delibera della Giunta che sospende l’aumento per il 2019 è stata approvata con 19 voti a favore (tutto il centrodestra compatto), l’astensione di Michele Giardino (Misto) e la “non partecipazione” di tutte le opposizioni. «Proveremo ad evitare l’aumento nel 2020 e nel 2021 – ha ricordato l’assessore Passoni - ma la strada è in salita. Per evitare l’aumento abbiamo già iniziato ora a razionalizzare le spese: a me non piace utilizzare la parola “tagliare”».

                  

GIARDINO (MISTO): «LA GIUNTA NON DEVE PERDERE LA SUA FORZA INNOVATRICE»

Da esponenti del centrodestra sono arrivate altre riflessioni su una decisione che ha seminato lo scompiglio nella coalizione. Lo scontro tutto interno tra Fratelli d’Italia e Forza Italia (con Tommaso Foti che ha aspramente criticato alcuni colleghi consiglieri e anche la Giunta) ha scosso la maggioranza. «Spero che la capacità di cambiare la città di questa Giunta, – ha osservato al riguardo Michele Giardino (Gruppo Misto) – e la sua forza innovatrice e riformatrice, non resti una chimera. Non vorrei che il coraggio di una Giunta di rottura si limitasse all’abrogazione del Festival del Diritto». «Aumentare le tasse – ha proseguito il consigliere uscito da Forza Italia di recente - non piace a nessun Governo e a nessuna Amministrazione. Non c’è alcun popolo disponibile a vedersele aumentare. Ci sono però tanti comuni italiani che hanno già applicato il massimo di addizionale Irpef allo 0,80% e tanti sono del centronord. Se avessimo avuto in passato il coraggio di averle alzate, non avremmo violentato nessuno. Introdurla fra un anno o due anni, nella parte conclusiva del mandato, è sbagliato. Bisognava avere il coraggio di introdurla adesso». Il consigliere del Misto ha ricordato che i revisori dei conti dell'ente hanno evidenziato la necessità di adottare in tempi brevi una manovra per ristabilire l'equilibrio del bilancio 2019. «Non abbiamo alzato l’Irpef – ha aggiunto Antonio Levoni (Liberali Piacentini) – ma non ci siamo giocati bene questa nostra decisione nei confronti della città, l’abbiamo comunicata male. Se il Comune avesse comunicato cosa si poteva fare con l’aumento dell’addizionale Irpef e cosa avrebbero potuto beneficare i cittadini, io credo che i piacentini – per 40 o 60 euro di differenza all’anno -, non avrebbero voltato le spalle all’Amministrazione. Dobbiamo utilizzare questo incidente di percorso per imparare a comunicare meglio». «Le casse comunali non hanno ingenti somme – è l’intervento di Lorella Cappucciati (Lega) - non aumentare le tasse è stato un bel gesto, nonostante gli scontri politici tra noi. Bisognerebbe fare un po’ meno polemica, noi della maggioranza fatichiamo a comunicare. Gli scontri non fanno il bene della città, dobbiamo voltare pagina nel 2019 e non pensare alle varie Elezioni. Esprimo la mia stima all’assessore al bilancio Passoni che fa quadrare il bilancio in situazioni difficili».

 

FRATELLI D’ITALIA VUOLE CORREGGERE LA ROTTA DELLA SUA GIUNTA

Fratelli d’Italia, per voce del capogruppo Gian Carlo Migli, ha subito messo le cose in chiaro in vista del decisivo Consiglio comunale del 27 dicembre (anche se la data non è stata ancora ufficializzata). «Votiamo a favore, ma presenteremo in Consiglio un emendamento per bloccare la delibera nel 2020 e 2021». All’annuncio di Fd’I l’assessore Passoni – ma sono impressioni colte dalla “tribuna” dedicata alla stampa – non è parso molto sereno. Significa che, se passerà, già oggi il Comune dovrà pensare a coprire il bilancio del 2020 e del 2021 senza attingere dall’aumento dell’Irpef, in uno scenario di incertezza come quello degli enti locali.

L’OPPOSIZIONE GIOCA LA STESSA CARTA: SOSPENDERE ANCHE NEL 2020 E 2021

L’opposizione ha deciso di portare avanti una iniziativa analoga a quella di Fratelli d’Italia. «Come minoranza – ha detto Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) parlando a nome anche delle altre forze politiche - anche noi presenteremo un ordine del giorno nella direzione annunciata da Fratelli d’Italia nel suo intervento, per bloccare nel 2020 e nel 2021 l’aumento. Ci sembra assolutamente fuori luogo, in un momento come questo di difficoltà dei piacentini, aumentare le aliquote in una misura così pesante». Rabuffi ha illustrato i possibili aumenti, qualora nel 2020 o nel 2021 fosse introdotto il ritocco delle aliquote Irpef. Da 13mila fino a 15mila euro di stipendio l’aumento sarebbe del 66% per cento, dai 15mila ai 28mila del 36%, dai 28mila ai 55mila del 10,77%, dai 55mila ai 75mila dell’1,2%, oltre i 75mila sarebbe invariato.

PAVESI: «TAGLIARE NEL BILANCIO, TROPPE REGALIE. VOTERO’ A FAVORE DI FD’I»

La Lega intende vederci chiaro nelle pieghe del bilancio. Dal consigliere del Carroccio Nelio Pavesi una spinta a tagliare le voci ritenute non utili alla città. «Voglio capire – ha espresso in commissione - dove vanno a finire tutti i soldi per il sociale. Quando c’erano le “vacche grasse” non ci importava, ora che siamo ai tempi delle “vacche magre”, ci preoccupiamo dei conti. Dove si può tagliare? Non possiamo sempre aumentare le tasse per “fare cose che non si capiscono bene”, per dare delle “regalie” a non si sa bene chi. Comunque non andrò più alle riunioni di maggioranza perché mi sono sentito un po’ preso in giro. Se Fd’I presenterà un emendamento che blocca l’aumento nel 2020 e nel 2021, io voterò a favore».

Michele Giardino (Misto) ha recapitato un messaggio al gruppo di Fd’I, spina nel fianco dell’Amministrazione in questi ultimi giorni. «Se la sinistra che votò la delibera due anni fa oggi chiede di bloccare la delibera, fa parte del gioco delle parti: vogliono mettere in difficoltà a tutti i costi questa Giunta. Però c’è anche chi nella maggioranza sta mettendo ancora più in difficoltà l’Amministrazione. Se la destra non vuole toccare i tributi perché “non è una cosa di destra”, rischia però di far rimanere immobile l’Amministrazione e la città».

PECORARA (FI): «ACCETTIAMO LA SFIDA, TAGLIEREMO»

Come riportato dalle cronache, è stato Sergio Pecorara, capogruppo Forza Italia, a provare a riportare la pace nella maggioranza: il capogruppo ha chiesto scusa a Foti e a Fd’I per «il malinteso» degli ultimi giorni. «È stato il Governo – ha detto Pecorara in commissione - a bloccare l’aumento dell’Irpef negli anni scorsi, altrimenti oggi ci sarebbe. Ora è il momento di tagliare, di vedere dove si può tagliare, andremo a vedere seicento determine dirigenziali per vedere quali spese si possono eliminare. Vogliamo vedere se è possibile, fino alla fine del mandato, non aumentare l’Irpef: io accetto la sfida». Fratelli d’Italia gioca d’attacco nei confronti della Giunta, e incomincia a raccogliere consensi all’interno della maggioranza per “correggere la rotta”. Un altro pensiero in più per l’assessore al bilancio Paolo Passoni, chiamato a far quadrare i conti per il 2019.


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