Politica

Forza Italia prova a lasciare da parte i rancori: «C’è bisogno di tutti»

Al debutto del neo commissario provinciale Girometta («Non sono un plenipotenziario, voglio gioco di squadra») con Maurizio Gasparri, presente anche il suo predecessore Papamarenghi con il sindaco Barbieri, oltre a tutti i vertici locali. Paroli: «Dobbiamo riunirci di più». La richiesta del sindaco: «Servirebbe più coesione»

Adriano Paroli, Gabriele Girometta, Maurizio Gasparri e Enrico Aimi con Barbieri e Papamarenghi

Prove tecniche di riappacificazione in Forza Italia? Solo il tempo potrà dirlo. Ma la vera notizia del debutto del neo commissario provinciale Gabriele Girometta – tenuto a battesimo da chi lo ha nominato, il commissario regionale Adriano Paroli, da Maurizio Gasparri e dal senatore modenese Enrico Aimi – è che c’erano proprio tutti. All’incontro, una sorta di seduta di analisi sulla crisi locale degli azzurri, che segna l’inizio di una nuova fase dopo l’estromissione del coordinatore provinciale Jonathan Papamarenghi – tutte le anime del partito si sono ritrovate.

Ad ascoltare Girometta e Paroli c’era proprio lo stesso Papamarenghi, il presidente Acer Patrizio Losi, il vice commissario provinciale Antonio Agogliati, l’assessore Federica Sgorbati, i consiglieri azzurri Ivan Chiappa e Sergio Pecorara, quelli del Gruppo Misto (usciti da Fi) Michele Giardino e Mauro Saccardi, gli assessori di Rottofreno Valerio Sartori e Paola Galvani, il vice di Fiorenzuola Paola Pizzelli, l’ex assessore Filiberto Putzu e Marina Bottazzi (ex Tempi Agenzia). Unico assente, il consigliere Francesco Rabboni, che su Facebook ha espresso la sua totale disapprovazione nei confronti della staffetta Papamarenghi-Girometta.

IL SINDACO: «SERVIREBBE PIU’ COESIONE»

C’era anche il sindaco Patrizia Barbieri (in passato di Fi, ma oggi orgogliosamente indipendente) che ha voluto salutare i presenti. «Gasparri portò bene nel 2017, quando si trattò di scegliere il candidato sindaco (tra lei e Massimo Trespidi, nda) del centrodestra. Papamarenghi e il senatore appoggiarono me, quando il partito e il centrodestra si spaccarono. Puntarono su di me anche Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Giancarlo Giorgetti (Lega), ci fu un lavoro di persuasione».

Barbieri ha colto l’occasione per dire la sua, tra le righe, in maniera garbata, sui recenti “caos” interni del partito. «Ringrazio i miei assessori Papamarenghi e Sgorbati per l’aiuto che stanno dando all’Amministrazione. Ringrazio i consiglieri, anzi, ne approfitto per dire a loro che un po’ più di coesione servirebbe, non farebbe male. Io sono per il centrodestra unito, compatto, alle Regionali dobbiamo esserlo». E poi: «C’è anche l’amico Filiberto Putzu (che proprio Barbieri accompagnò fuori dalla Giunta, giusto un anno fa, nda) che ringrazio comunque per quello che fece all’epoca in Amministrazione. Forza Italia ha tanto da dire e da fare. Anche Agogliati ci è stato sempre molto vicino. A Girometta faccio il mio in bocca al lupo».

 

PAROLI: «ANCHE RONALDO NON HA PRESO BENE LA SOSTITUZIONE…»

Il commissario regionale Adriano Paroli, originario di Brescia ma chiamato dal partito a sistemare le cose in Emilia, ha sottolineato che «Fi è ancora viva, nonostante le difficoltà del momento e quelle che ci creiamo noi». Dopo gli auguri di rito a Girometta e al suo vice Agogliati, ha toccato il “caso Papamarenghi”. «Ringrazio Jonathan per il lavoro che ha fatto e per quello che farà. Le sue capacità sono troppo preziose. Anche Cristiano Ronaldo è stato sostituito e non l’ha presa bene, arrabbiandosi con l’allenatore Sarri. Quando non si gradisce una decisione vuol dire che si fanno le cose con molta passione. Però lo ringrazio di essere venuto a questo incontro. C’è bisogno di tutti, so che a Piacenza i nostri due assessori stanno facendo bene. Così come i consiglieri comunali: erano cinque, so che ora non sono tutti più con noi, anche perché nella seconda metà del mandato di questa Giunta dobbiamo raccogliere i frutti. Saremo sempre al fianco del sindaco Barbieri. Non è che si è sempre d’accordo tra noi. Dobbiamo imparare di più a riunirci, parlarne, invece che confrontarci sui giornali. A sinistra lo sanno fare meglio, il nostro spirito libero ci condiziona un po’. Spero che questa compagna elettorale possa dare un segno forte per cambiare l’Emilia».

Come mai Fi non fa un congresso per sistemare le sue beghe? «In altre realtà lo si è fatto, magari verrà il turno anche dell’Emilia – lo chiede anche Anna Maria Bernini – e di Piacenza. Sarebbe opportuno che si chiamassero gli iscritti a votare, ad esprimere i vertici. Oggi mi sembra che neanche gli altri partiti lo facciano. Ci sono tanti altri modi per riconoscere il valore delle persone. Girometta è sindaco di un comune importante, così come lo era Papamarenghi».

GASPARRI: «DIAMO UNA MANO AL PARTITO»

L’ospite del debutto di Girometta era il senatore Gasparri, che ha subito ricordato che Barbieri «è la sindaca più brava del mondo». «La regione è per la prima volta contendibile – ha detto l’azzurro. Tutti dicono che siamo a traino della Lega, però Fi è un partito di soluzioni in una politica di proclami. E se esiste un centrodestra è per merito di Fi, che l’ha fondato nel 1994: prima in Italia non esisteva. Ora dobbiamo serrare i ranghi». Da Gasparri frecciate alla «cultura grillina, la politica anticasta si è rivoltata contro di loro nel caso dell’ex ministro Trenta». «Il Pd è preoccupato solo di eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Mi ha fatto ridere Bonaccini che ha smentito Zingaretti sullo Ius Soli. A livello regionale c’è bisogno di una svolta. Dobbiamo dare una mano a Forza Italia. E noi sosteniamo la Borgonzoni con convinzione. Facciamo uno sforzo tutti insieme perché i voti e il consenso possono ridarci un tono muscolare». Il tema della successione a Berlusconi è fermo lì, da anni. «Bisogna che tutti abbiano pazienza – replica Gasparri -. Abbiamo una leadership irripetibile, tra mille anni Berlusconi sarà ricordato ancora nella storia del Paese per quello che ha fatto in diversi campi: sport, tv, politica. Tante persone possono ambire a questo ruolo di guida. Ci vuole un po’ di umiltà e di pazienza, ma comunque Fi rimane nel centrodestra».  

GIROMETTA: «NON SONO UN PLENIPOTENZIARIO, VOGLIO GIOCO DI SQUADRA»

Il neo commissario provinciale, sindaco di Cortemaggiore, ammette che la lista per le Regionali non è ancora pronta. «Qualche nome ce l’abbiamo – ha dichiarato ai cronisti Gabriele Girometta - stiamo guardando anche all’area civica per quanto riguarda i candidati. Sono arrivato su un treno in corsa e stiamo cercando di riordinare le cose». Fi rinnova i vertici a pochi giorni dalle Regionali, una scelta insolita. «Paroli mi ha chiamato a metà del secondo tempo, diciamo. Sarò un segretario di apertura e di ricomposizione. Punto ai militanti e ai nuovi iscritti per cercare di rinforzare i nostri ideali. Non mi sento un plenipotenziario, devo coordinare una squadra. Una squadra in cui tutti devono dare una mano: palla lunga e pedalare».

 


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