Politica

Il centrodestra a Trespidi: «La sconfitta alle Comunali gli ha fatto male»

Mercatini di Natale, i capigruppo della maggioranza al consigliere di “Liberi”: «Sindaco e Giunta quando assumono un provvedimento si devono occupare in primo luogo della sicurezza dei cittadini, e non solo delle altrui pretese»

Migli, Pecorara, Levoni e Cavalli a colloquio con il sindaco Barbieri in Consiglio

Tutto il centrodestra contro Trespidi. I capigruppo Carlo Segalini (Lega), Gian Carlo Migli (Fratelli d’Italia), Antonio Levoni (Liberali Piacentini) e Sergio Pecorara (Forza Italia) vogliono replicare al consigliere di “Liberi”, che rimarcato la decisione – a parer suo sbagliata – della maggioranza in Consiglio sui mercatini di Natale. «Massimo Trespidi – fanno sapere i quattro capogruppo - se ne deve fare una ragione: ha perso le elezioni da sindaco e neppure gli riesce di fare il controcanto del primo cittadino Patrizia Barbieri. Sulla questione dei mercatini di Natale la Giunta Barbieri ha fatto ciò che doveva fare, dopo che il Consiglio comunale ha modificato un regolamento – altro che una mozione – con il quale si stabilivano nuove regole per quanto riguarda l’utilizzo di Piazza Cavalli. Che a Trespidi non piaccia ci sta, che Trespidi pensi di poter imporre la sua perdente volontà proprio no. Se qualcuno riteneva che le nuove norme ledessero i propri diritti non aveva che da impugnare il regolamento, la qual cosa non è stata fatta. Che poi le successive procedure amministrative siano state oggetto di contrastanti giudizi degli organi di giustizia amministrativa aditi da alcuni interessati, è nei fatti. Come nei fatti è quanto sancito dal Consiglio di Stato, che lascia al Comune la facoltà di decidere dove i ricorrenti possano svolgere la propria attività. Che poi le proposte fatte, in primo luogo dal Sindaco, non vengano ritenute sufficientemente appaganti dai ricorrenti, anche questo ci sta. Ma sicuramente ci sta di più che il sindaco e la Giunta quando assumono un provvedimento, anche e soprattutto nell’interesse pubblico, si debbano occupare in primo luogo della sicurezza dei cittadini, e non solo delle altrui pretese. Questo è quanto: in attesa che definitivamente il Consiglio di Stato si pronunci, con buona pace di Trespidi e della sua ormai stucchevole vena di protagonismo. Da un oppositore della sua esperienza ci aspettavamo quanto meno di più e di meglio. Ma evidentemente la sconfitta gli ha fatto male».


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