Politica

«Cinque anni per rafforzare l'identità e far crescere Castelvetro»

Con il sindaco Luca Quintavalla, che ha già ufficializzato la ricandidatura alle prossime Amministrative, abbiamo tracciato un bilancio dell’attività svolta dall’Amministrazione comunale dal 2013 ad oggi

Il sindaco di Castelvetro Luca Quintavalla

Sta giungendo al termine – mancano ancora poco più di due mesi – il mandato di Luca Quintavalla, dal 2013 alla guida del Comune di Castelvetro. Con il primo cittadino, che ha già ufficializzato la ricandidatura alle elezioni Amministrative di quest’anno, abbiamo tracciato un bilancio dell’attività svolta dall’Amministrazione comunale in questi cinque anni. «È stato un periodo molto intenso- spiega Quintavalla - nel corso del quale abbiamo portato a compimento tante iniziative e messo in cantiere diversi progetti per il futuro. Siamo cresciuti come comunità e come senso di appartenenza, rafforzando la nostra identità e i nostri punti di forza, contribuendo a far crescere Castelvetro non più solo come punto di passaggio, ma anche e soprattutto come punto di incontro».

Non la spaventa il fatto che nei comuni vicini al suo alle ultime elezioni hanno vinto liste di centrodestra?

«La nostra è una lista civica svincolata da partiti o appartenenze, la gente è apprezzata per la propria professionalità e il legame con il territorio. Con ‘Castelvetro per te’ ci ripresentiamo alle elezioni con la squadra confermata ma anche con nuovi innesti emersi dai gruppi giovanili e nel corso delle assemblee pubbliche. Siamo una vera civica e non mascherata come altre so esserci in giro: abbiamo affrontato temi tanto cari all’antipolitica e più che dire parole abbiamo messo in campo i fatti». 

Quali sono state le maggiori criticità che vi siete trovati ad affrontare?

«In questi anni abbiamo affrontato i problemi di risanamento dei bilanci pregressi: sono stati pagati 185mila euro di "debiti fuori bilancio" e eliminati 668mila euro di entrate “non reali”. In prima persona mi sono dimezzato lo stipendio, così come quelli degli assessori, sono stati azzerati i rimborsi e le spese di rappresentanza. Abbiamo attuato una graduale diminuzione di tutte le principali aliquote comunali».

Prima ha accennato alle assemblee pubbliche e i gruppi giovanili, un mezzo per entrare a contatto con tutte le fasce di età. Cos’è stato fatto per giovani, adulti, anziani?

«Partendo dai giovani è a disposizione degli sportivi il nuovo impianto polivalente, utilizzabile per molteplici attività sportive tra cui il calcio a cinque. Tra le altre iniziativa è importante ricordare la Consulta che ha permesso un confronto tra i ragazzi e l’Amministrazione, il progetto Erasmus+ che ha portato quattordici studenti di Castelvetro e Monticelli a Bordeaux per uno studio sul Po, la festa dei diciottenni, diventata un’occasione per far apprezzare i valori della Costituzione ai giovani. Nel settembre del 2016 sono stati inaugurati il nuovo asilo e la scuola dell’infanzia, realizzati grazie all’ottenimento di finanziamenti dal Ministero, dalla Regione e dalla Provincia per un milione e duecentomila euro; mentre alcune settimane è stata inaugurata la nuova mensa scolastica, nella scorsa estate oggetto di interventi di insonorizzazione, trattamento ignifugo, asfaltatura del parcheggio, sicurezza antisismica. Nel 2015 abbiamo riqualificato la scuola e altri edifici pubblici con il rinnovo dei serramenti e il rifacimento delle coperture. Nello stesso anno abbiamo riorganizzato il servizio educativo del nido comunale. Per quanto riguarda gli anziani, è stata recentemente riqualificata la palazzina di via Roma dove sono state realizzate quattro microresidenze per anziani. Dal 2017 abbiamo avviato un nuovo progetto residenziale per gli adulti con disabilità, mettendo loro a disposizione i nuovi appartamenti realizzati presso l’Istituto Biazzi. Questo servizio può ospitare sei persone disabili in alloggi attrezzati e va nella direzione di rispondere alle esigenze attuali e future del territorio. Infine è stata riprogrammata la struttura dei servizi sociali, oggi gestiti dall’Unione dei Comuni della Bassa Valdarda-Fiume Po dopo il ritiro delle deleghe all’Ausl: un modello organizzativo che garantisce la vicinanza dell’Ente ai bisogni delle persone».

La sicurezza è un tema caro a tutta la cittadinanza. Tra l’altro Castelvetro ha un casello autostradale e quindi facilmente raggiungibile da chi intende commettere reati.

«In questi anni abbiamo attivato un sistema di rilevazione targhe collegato con la rete provinciale delle Forze dell’Ordine nei quattro punti di accesso del paese ed installato diverse telecamere in zone strategiche. Inoltre il paese è più presidiato e più sicuro grazie al protocollo Mille Occhi che coinvolge Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine e vigilanza privata. Fondamentale è poi la collaborazione dei cittadini grazie ai gruppi di Controllo di Vicinato: ad oggi contiamo sette gruppi attivi tra il capoluogo comunale e le frazioni. Lavoriamo bene come Unione con la polizia municipale: a breve potremmo contare su un nuovo agente».

Tra i maggiori investimenti in tema mobilità risultano le piste ciclabili. Poi è recente la notizia di finanziamenti per la salvaguardia del ponte sul Po.

«Con il contributo della Provincia è stato realizzato il nuovo tratto di pista ciclabile che collega le località di Croce e Mezzano e la nuova pista tra il centro abitato di San Pedretto e la località Chiesa della frazione. È stato completato il tratto di pista ciclopedonale di collegamento tra il cimitero e la Chiesa di San Giuliano, dotandola di illuminazione, arredi e piantumazioni. Il ponte sul Po rappresenta un’infrastruttura fondamentale di collegamento con Cremona, realtà con cui siamo strettamente integrati. Il finanziamento approvato da Governo e Regione Emilia Romagna è frutto di un proficuo gioco di squadra tra Comune di Castelvetro e Provincia di Piacenza».

Dal punto di vista del lavoro Castelvetro è un territorio prevalentemente agricolo ma nei comuni limitrofi ci sono importanti centri logistici ed industriali.

«All’inizio del nostro mandato abbiamo deciso di dire “no” agli stabilimenti logistici, nonostante fossero pervenute diverse richieste. Questo perché intendiamo puntare sulla qualità e si è favorito l’insediamento di stabilimenti industriali. Per fare un esempio il gruppo Lameri di Cremona ha deciso di investire sul nostro territorio per aprire un nuovo stabilimento per la trasformazione e il confezionamento di cereali, con i più elevati standard tecnologici di qualità e di tutela ambientali. Si prevedono cinquanta posti di lavoro e un indotto importante per l’economia locale. Il settore agricolo è molto importante e riteniamo vada supportato: si sono registrati sviluppi in questi anni, tra i quali la crescita dell’imprenditoria giovanile, che sono segnali di speranza per il futuro».

È curioso il binomio che siete riusciti a creare, agricoltura e cultura.

«Si, a Castelvetro c’è una forte concentrazione della produzione dello scalogno, un interessante prodotto di nicchia con significative potenzialità di ulteriore crescita, soprattutto nel campo della grande distribuzione per le ottime proprietà in ambito culinario. Quattro anni fa siamo partiti a progettare dal nulla la "Sagra dello Scalogno" e mai avremmo immaginato un risultato di queste proporzioni. Dopo il grande successo della prima edizione è nata la Pro Loco di Castelvetro, che oggi costituisce una bellissima realtà con tanti volontari a servizio delle iniziative a favore del nostro territorio. Facendo squadra ed impegnandosi con passione e competenze si possono ottenere ottimi risultati e grandi soddisfazioni. Restando in tema cultura e associazioni, grazie all’impegno dell’Associazione "Il Ponticello Castelvetro Beach", è stata rivalorizzata la spiaggia del Ponticello (area in riva al Fiume Po) dove un tempo le famiglie si davano appuntamento durante le giornate estive. In ultimo, considerando l’ottimale localizzazione di Castelvetro tra Cremona e il territorio delle terre verdiane, abbiamo lavorato per sfruttare la vocazione musicale del territorio con il progetto “Da Monteverdi a Verdi"; e quella enogastronomica grazie alla “Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina”».

Progetti futuri che dovrà portare a termine la prossima Amministrazione?

«Il primo, che ha già ottenuto importanti finanziamenti, prevede la riqualificazione del polo scolastico unico di via Kennedy, che ospita la scuole elementari e medie, destinato a diventare un “Campus” con l’ampliamento dell’area pedonale. L’intervento riguarderà l’efficientamento energetico, adeguamento sismico e antincendio, riqualificazione degli spazio interni ed esterni, tra i quali il parcheggio e la viabilità. Vi troverà spazio anche la mensa e i comprenderà i vicini impianti sportivi. Prevediamo la riqualificazione delle ex Scuole di Croce e l’implementazione della rete di piste ciclabili, sia interne al paese sia di collegamento alla ciclovia VenTo e quindi con Cremona, San Giuliano, Villanova e Soarza. Dai nostri uffici è già stato elaborato il progetto esecutivo per la rivalorizzazione dell’impianto sportivo La Buca: si prevede la realizzazione di un nuovo spogliatoio, il rifacimento del manto erboso, un nuovo impianto di illuminazione e una nuova recinzione, oltre al rifacimento delle strade di accesso e la realizzazione di due arre di parcheggio e di vialetti pedonali. L’area potrà essere attrezzata anche per attività collaterali connesse al tempo libero e alla musica».

Ha parlato non solo della sua Amministrazione ma di tante realtà che hanno svolto un ruolo strategico in questi anni. Cosa vuole dire a chi vi ha aiutato e vi è stato vicino?

«Ringrazio coloro che hanno collaborato con noi avendo come unico obiettivo quello del bene comune e della valorizzazione del nostro territorio. Abbiamo messo tutto il nostro impegno, mi scuso se magari è rimasto qualcosa ancora da fare. È per questo che ci ricandidiamo e intendiamo proseguire, sì in un’ottica di continuità ma senza, come si suol dire, “sedendoci sugli allori”: non dobbiamo pensare a quanto è stato fatto ma a quello che ancora dobbiamo fare».


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