Politica

L’ex grillino Gabbiani entra in Fratelli d’Italia: «Basta utopie, meglio un partito tradizionale»

Il già consigliere comunale dal 2012 al 2017 ufficializza il suo approdo nel partito di Giorgia Meloni: «Il Movimento è solo un’accozzaglia di personaggi, bisogna tornare a fare politica sul serio, non con un logo e un portale». Fratelli d'Italia apre le porte: dati in arrivo anche Callori e Colosimo

Andrea Gabbiani. Nella foto sotto, con Filippo Bertolini

La sessione invernale del calciomercato è terminata lo scorso 31 gennaio, ma nella politica locale c’è sempre tempo per cambiare casacca e approdare in una squadra che si adatta meglio alle proprie caratteristiche. Era nell’aria – ilPiacenza.it lo aveva intuito all’indomani dal suo addio al Movimento 5 Stelle – ma è stato ufficializzato soltanto in questi giorni, il passaggio di Andrea Gabbiani in Fratelli d’Italia. L’ex consigliere comunale grillino (dal 2012 al 2017) è entrato a far parte come semplice militante del partito di Giorgia Meloni, che vede la sua guida locale nel deputato Tommaso Foti: la truppa meloniana può contare anche su un consigliere regionale (Giancarlo Tagliaferri), un assessore a Piacenza (Erika Opizzi) e cinque consiglieri nel capoluogo. «Da oggi inizia un nuovo percorso – spiega lo stesso Gabbiani nella sede del partito in via Stradella, affiancato dal segretario provinciale Filippo Bertolini -, una scelta che arriva dopo aver riflettuto sui dieci anni di percorso politico. Ho individuato un partito che rappresentasse i miei valori, un partito che ha un’ottima classe dirigente a livello nazionale e locale, capace di entrare nel merito delle situazioni. In una politica di slogan e superficialità bisogna tornare a farla sul serio. Fratelli d’Italia è un partito tradizionale, con forti valori storici e tra la gente».

Gabbiani nel Movimento 5 Stelle ha sempre rappresentato l’anima un po’ più di destra. «Ora sono tornato a casa, da quando ho 16 anni erano questi i miei valori. Ho creduto molto nel Movimento 5 Stelle, pensavo fosse la risposta ai problemi della politica ma è andato tutto a “farsi friggere”, lo vediamo da ciò che stanno facendo al Governo del Paese». «Nel Movimento – aggiunge ancora Gabbiani - sono cresciuto tanto, però ora bisogna di crescere ancora politicamente e ho scelto Fratelli d’Italia. C’è la possibilità di costruire un percorso importante. Vero che serve anche fare politica in rete soprattutto per i più giovani, ma occorre farla anche dal vero». C’è chi comunque pensa che il passo dal Movimento 5 Stelle a Fratelli d’Italia sia un po’ arduo… «Quale Movimento? – risponde Gabbiani -, quello che è nato dieci anni fa o quello di adesso? Adesso è un’accozzaglia di personaggi…Sono tutto e sono niente, si sentono grandissimi slogan da persone che non stanno facendo niente. Il Movimento non esiste più, è stato un bel progetto, utopico, e lo si vede. Se uno pensa di governare un Paese con un logo e con un portale, non ha capito nulla dell’economia italiana. C’è un mono-pensiero Casaleggio-Di Maio, tutto qua. La politica è cosa diversa che fare due chiacchiere al bar».

 

GABBIANI NON E’ IL SOLO, IN ARRIVO ALTRI INGRESSI ECCELLENTI

«Qua lanciamo un’Opa su Forza Italia». Si scherza, ma non troppo, nella sede di Fd’i di via Stradella. «Inizia la corsa a entrare in Fratelli d’Italia – non nasconde l'entusiasmo Filippo Bertolini, consigliere comunale nel capoluogo e segretario provinciale -, tanti amministratori che hanno governato bene, militando in altri partiti, si rendono conto che siamo l’unica risposta alle esigenze degli italiani». Bertolini non vuole sbilanciarsi e fare nomi, ma la lista di ingressi potrebbe allungarsi nelle prossime settimane. Il primo della lista, dopo Gabbiani, potrebbe essere Fabio Callori: l’attuale vicesindaco di Caorso sarebbe ormai pronto a lasciare Forza Italia. Da tempo vive da "separato in casa", e le recenti nomine locali lo hanno di fatto estromesso da ogni incarico (insieme al consigliere comunale di Piacenza Michele Giardino, che è subito confluito nel Gruppo Misto a Palazzo Mercanti). Dopo che Callori era stato anche vice coordinatore regionale e commissario provinciale a Parma del partito di Berlusconi, è entrato in rotta con i vertici piacentini. Callori potrebbe rinforzare il partito nella Bassa, a pochi mesi di distanza dalle Elezioni Regionali. Ma l’ex sindaco di Caorso potrebbe, nel frattempo, anche arrivare a Bologna. Da primo dei non eletti è particolarmente interessato a ciò che sta accadendo a Ferrara, dove Alan Fabbri – capogruppo della Lega in Regione – è dato come papabile candidato del centrodestra nel capoluogo. Se Fabbri dovesse essere l’alfiere del centrodestra unito in grado di vincere le Elezioni Comunali, Callori prenderebbe il suo posto in assemblea regionale. Qualora accadesse, sarebbe comunque per poco tempo: le Elezioni si terranno in primavera, mentre le Regionali arriveranno con l’autunno.

Un altro nome di “peso” dato per certo in Fratelli d’Italia è l’ex consigliere comunale Marco Colosimo. Eletto nel 2012 nella lista civica “Piacenza Viva” a sostegno di Andrea Paparo, Colosimo nel 2017 ha poi appoggiato l’avventura politica solitaria di Massimo Trespidi alle Comunali del 2017. Nonostante un buon bottino personale di voti, non riuscì ad entrare in Consiglio – la lista giovani di Trespidi raccolse molto poco, non ottenendo alcun seggio -. Il suo rapporto con l’associazione civica “Liberi” si è interrotto da tempo: anche Colosimo viene dato da molti addetti ai lavori come un possibile rinforzo cittadino per Fratelli d’Italia. Ma la "campagna acquisti" di Foti e dei vertici locali potrebbe non essere terminata qui.


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