La Giunta prova a ripartire dopo il rimpasto, le minoranze chiedono più impegno dagli assessori
I neo assessori Tassi, Papamarenghi e Cavalli fanno il loro debutto in Consiglio. Ancora critiche dall’opposizione. Rabuffi: «Giunta inconcludente». Cugini: «Altri assessori part-time, non va bene». Trespidi: «La frattura con Polledri è politica»
Il Consiglio comunale ha salutato i nuovi tre ingressi in Giunta e in aula: hanno fatto la loro comparsa nella seduta del 29 ottobre i neo assessori Marco Tassi (civico), Jonathan Papamarenghi (Fi) e Stefano Cavalli (Lega). Il salto dal Consiglio alla Giunta di Cavalli ha permesso al senatore leghista Pietro Pisani, primo dei non eletti, di entrare a far parte del gruppo consiliare del Carroccio.
TRESPIDI (LIBERI): «GLI ASSESSORI DEVONO PRESIDIARE IL COMUNE»
Le scelte del sindaco Patrizia Barbieri sono state, ovviamente, esaminate dall’opposizione. In apertura è stato Massimo Trespidi (Liberi) a scaldare subito l’ambiente, tornando sulla revoca delle deleghe all’ex assessore Polledri. «Il leghista la butta in politica – sostiene Trespidi - non dice che sono questioni personali, ma motivi di natura politica, sul progetto Terrepadane. E chiama in causa il suo partito. Le dichiarazioni sul progetto Terrepadane sono inadeguate: non competono a lui, assessore, ma al capogruppo della Lega o al commissario provinciale del partito. Polledri ha commesso uno scivolone, o gli è stata preparata una “polpetta avvelenata” dal suo stesso partito. Di questi temi comunque è meglio parlarne in commissione che sui giornali. Non ci si venga a dire però che le valutazioni sono di carattere personale. È solo il pensiero di Polledri quello su Terrepadane? Fi, Fd’I e Liberali sapevano che la Lega stava lavorando a un progetto diverso su Terrepadane? Dite la verità e fate uscire questo progetto». Sulla questione degli assessori non a tempo pieno, Trespidi ha detto la sua. «Ci vogliono assessori che garantiscono il controllo e il presidio della struttura. Ai lavori pubblici una persona giusta poteva essere il consigliere Gian Paolo Ultori, se si dimetteva dal collegio dei geometri, per le sue competenze». Infine, una stoccata nei confronti di Papamarenghi: «Il sindaco lo sa che ha ricevuto una condanna dalla Corte dei Conti per 15mila euro?». Il rappresentante di Liberi si riferisce a una vicenda riguardante una donna inciampata su un marciapiede a Lugagnano, comune che lo vede sindaco dal 2009. La sentenza è arrivata nel marzo 2017.
RABUFFI: «GIUNTA INCONCLUDENTE, I NUOVI DIANO LA SCOSSA»
Molto dura l’analisi di Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune). «C’è stato un terremoto politico che ha scosso l’Amministrazione, provocato
FORZA ITALIA: «COALIZIONE UNITA, PAPAMARENGHI IL MIGLIORE»
Di diverso avviso il capogruppo dei Liberali Piacentini Antonio Levoni. «Il Consiglio comunale si eleva con l’entrata del senatore Pisani, ora avremo un deputato e un senatore qua dentro: sono molto soddisfatto di ciò. Con Pisani lavoreremo bene. Polledri ha dimostrato di essere un signore. Non ho capito bene le dichiarazioni di Pozzi sulla caduta della Giunta, queste invece sono state uno “scivolone” politico. Avevamo pensato a Ultori per la Giunta ma il sindaco mi ha detto che ci sono incompatibilità di ruolo. Comunque lui lavora quotidianamente per il Comune senza prendere un euro e mettendoci la faccia perché ha passione». Forza Italia ha preso le difese del suo neo rappresentante in Giunta. «Papamarenghi è la persona migliore che Forza Italia poteva far entrare in Giunta» - ha detto Francesco Rabboni. «La maggioranza è granitica – ha risposto il capogruppo di Forza Italia Sergio Pecorara - non c’è nessun terremoto. Ci sono diverse posizioni interne, ma la coalizione è unita».
IL PD: «ANCORA ASSESSORI PART-TIME»
«Lo scompiglio enorme si vede – ha punzecchiato il capogruppo Pd Stefano Cugini - “l’aria nuova” ricorda sempre più quella vecchia. Il
PER FRATELLI D’ITALIA CORSI E RICORSI STORICI
«Anche Polledri – ha fatto notare Roberto Colla (Piacenza Oltre) - votò la delibera di Terrepadane in Giunta, nel giugno 2018. Sono rimasto perplesso per il suo intervento sulla vicenda, non di sua pertinenza». «Speriamo che questa Lega – è l’intervento di Andrea Pugni (5 Stelle) - sia propositiva e faccia le cose, fino ad oggi non si è molto visto». «Anche Trespidi – ha ricordato Filippo Bertolini (Fratelli d’Italia) - da presidente della Provincia avrebbe cacciato Polledri per i metodi utilizzati dall'assessore. E il sindaco Dosi fece il rimpasto ancora prima di iniziare il suo mandato. Fare un cambio in corsa non è un difetto». Bertolini ha inoltre letto in aula il lungo elenco di incarichi che aveva l'ex vice sindaco Francesco Timpano – docente universitario -, che non si dedicava a tempo pieno al Comune durante la Giunta Dosi: «Il principio deve valere sempre». «Il Pd – ha replicato ancora Gian Carlo Migli (Fd’I) – sostituì il vicesindaco Cacciatore che prese 1200 preferenze, perciò sarebbe stato meglio per questo partito mantenere i toni più bassi sulla vicenda».