Politica

«La "sinistra" fa propaganda politica sui siti comunali»

«Scriviamo per denunciare una reiterata condotta alquanto riprovevole e assolutamente contraria ai principi di democrazia e imparzialità che dovrebbero essere propri di un’istituzione comunale. Ebbene, la pagina internet del social media Twitter ufficiale del Comune di Calendasco fa palese propaganda politica ed ideologica a favore del centrosinistra, con articoli e  condivisioni di esponenti locali e nazionali del Pd, senza la minima attinenza alle questioni comunali». Si legge in una nota di  Valerio Rossi, Gruppo Consiliare “Grande Calendasco” e segretario Lega Nord “Sezione Val Luretta”. 

«La gravità del fatto è accentuata altresì da chiare indicazioni di voto, addirittura relative al Referendum Costituzionale di qualche mese fa, violando tutte le circolari e disposizioni in tema di par condicio emesse dal Ministero dell’Interno e dalla Regione. Infatti in data 1 gennaio 2016 il profilo Twitter del Comune di Calendasco condivideva un post dal titolo “C’è chi dirà Sì – Referendum Costituzionale” con allegato un articolo del quotidiano l’Unità».

«Casi simili si susseguono ininterrottamente dall’apertura del profilo nel 2012. La situazione è al limite. Anzi, il limite è già stato superato. Nell’ultimo Consiglio Comunale del 27 luglio 2017, a seguito di nostra interrogazione a risposta immediata al Sindaco e alla Giunta, fortissimo è stato la difficoltà dell’attuale maggioranza nel trovare argomentazioni a difesa di tale indegno comportamento».

«L’indecenza è rimarcata dal fatto che, come da dichiarazione del sindaco in Consiglio Comunale, la stessa maggioranza di centrosinistra con delibera di Giunta affidava nel 2011 la gestione dei profili Twitter e Facebook del Comune di Calendasco al “Comitato Biblioteca”, il cui presidente altri non è che il figlio del sindaco. Scandalo nello scandalo. Ai lettori ogni riflessione in merito, agli organi di Stato competenti l’ardua sentenza ufficiale».


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