Il consigliere del Pdl Marco Tassi presenta in consiglio comunale una mozione che chiede che l'Amministrazione metta in atto tutti i procedimenti necessari perchè il Comune non eroghi più il contributo con il quale paga, in parte, l'acqua dei nomadi al campo di sosta in via Torre della Razza. Nel 2012 si parla di 17mila euro.

Così Tassi: «Vi è un'agevolazione del Comune per alcune persone che sono comunque residenti nel nostro territorio e quindi non hanno la qualifica di nomadi, visto che sono stanziali. Questo pone il problema di una disparità di trattamento nei confronti di tutti i piacentini che invece pagano le utenze regolarmente. Due sono le scelte: o ampliare a tutti i piacentini questo contributo o eliminarlo. Tutti abbiamo i medesimi diritti ma anche i medesimi doveri».

Più duro invece il consigliere Tommaso Foti (Fratelli d'Italia): «Il campo nomadi di Piacenza va chiuso. E' stato creato 12 anni fa per far fronte ad una emergenza: in città erano presenti due campi abusivi e se ne è ceato uno per far rientrare la cosa nella legalità. Ma era una cosa provvisoria, o almeno così doveva essere. Adesso, dopo anni, non si capisce la volontà dell'Amministrazione comunale.Occorre mettere sul tavolo questa situazione che è molto importante mettendo daparte il pietismo di maniera e una certa demagogia».

L'assessore Giovanna Palladini risponde a Foti affermando di concordare su alcuni punti: «La questione dell'acqua è annosa. Concordo sulla necessità di responsabilizzare i residenti dal campo (rom e sinti), e stiamo lavorando in questa direzione e il pagamento delle utenze è uno dei problemi primari. Lo sgombero del campo non credo sia una soluzione: in altre città è stato fatto e non ha portato a nessun miglioramento, ma anzi ha portato ad un acuirsi del conflitto. Inoltre il Comune deve tenere conto della presenza di minori, malati e anziani e delle condizioni economiche degli occupanti delle piazzole che è molto al di sotto della soglia della povertà». E ancora: «Rispondendo a Tassi dico che non c'è nessuna disparità di trattamento, ci sarebbe se queste persone potessero pagare e non lo facessero. Non è questo il caso».  La mozione è passata quasi all'unanimità: solo Carlo Pallavicini (Sinistra per Piacenza) ha votato contro: «Recenti sentenze hanno sancito come il diritto all'acqua sia sacrosanto. Nessuno, anche se moroso, può essere lasciato senza acqua nei rubinetti».