Politica

Nucleare, Lega Nord: «Bergonzi porti il nostro “no” in parlamento»

Il Carroccio risponde ancora al deputato Pd Marco Bergonzi. «Basta con il gioco delle tre carte. I nostri parlamentari si devono impegnare per scongiurare l’arrivo di scorie nel Piacentino»

Cavalli e Pisani

«Bergonzi sul nucleare non faccia il gioco delle tre carte. Ora ha la possibilità, con atti politici concreti, di portare a Roma il secco no già espresso dall’Emilia Romagna al deposito nazionale, coinvolgendo anche gli altri parlamentari piacentini, Bersani, De Micheli e Migliavacca. Se lui e i suoi colleghi piacentini in parlamento nulla faranno per scongiurare l’arrivo di scorie sul nostro territorio, saranno da ritenersi complici e responsabili». Così il presidente della Lega Nord Emilia Pietro Pisani e Stefano Cavalli, firmatario - da consigliere regionale - della risoluzione anti-nucleare votata dall'Assemblea legislativa il 5 novembre 2013, replicano al parlamentare Pd piacentino. «Bergonzi, da buon maestro di trasformismo, parla in politichese e dribbla le risposte. Dica – e dimostri con atti concreti – che è contrario al nucleare a Piacenza. O ne sarà complice. Se la centrale di Caorso è ora un problema irrisolto, dopo tre anni di governi appoggiati dal centrosinistra, non si può certo scaricare la colpa sul lontano passato del governo Berlusconi».

Pisani e Cavalli ricordano inoltre che Arturo «è nato con una giunta comunale di sinistra e con un governo amico di Bergonzi, cioè democristiano. Mai come adesso servono parole di chiarezza contro il ritorno dello spettro nucleare, ma dal Pd stanno arrivando solo caos e fumo negli occhi. Non a caso tanti elettori del partito democratico si stanno rivolgendo alla Lega Nord per fermare il rischio di un possibile scempio del nostro territorio, causato e macchinato dal governicchio Renzi».


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