«Paura e insicurezza per il futuro fanno crescere rabbia sociale»
Trespidi: «Dobbiamo saper intervenire al meglio per non alimentare la rabbia sociale». Saccardi: «Basta essere virtuosi, il Comune faccia anche debiti per aiutare i suoi cittadini». Buscarini: «No all’assistenzialismo puro, ma creare percorsi per chi è in difficoltà». Il dibattito in commissione 4
Il Comune di Piacenza deve fare la sua parte sull’economia locale, la paura e la insicurezza di tanti cittadini per questo momento delicato può trasformarsi in rabbia. Ancora interlocutorio il primo dibattito in commissione 4 sugli interventi da mettere in campo per la città di Piacenza, ma c’è la volontà da parte di tutti di fare squadra per fissare una serie di obiettivi comuni. In questa sede i consiglieri discuteranno con la Giunta le misure migliori per sostenere attività e famiglie del territorio in questa complessa fase post lockdown.
«Ci sono servizi comunali – ha chiesto Massimo Trespidi (Liberi) - in difficoltà in questa fase? Preoccupiamoci di quelli che sono rimasti indietro. Dobbiamo avere particolare attenzione sulle donne, per la miriade di incombenze e responsabilità che hanno. I servizi che
«Giusto lavorare di squadra – ha osservato Giorgia Buscarini (Pd) - su questi temi. La risposta non è elargire un contributo economico sul momento, ma creare le condizioni per accompagnare commercianti e lavoratori. Il puro assistenzialismo non serve. Non ci può essere ripresa economica se non tiene il sistema sociale. Anche in questo caso l’assistenzialismo non ci salverà. Il contributo per pagare uno o due mesi di affitto non aiuta una famiglia. Serve un percorso».
Nel dibattito ha preso la parola anche il sindaco. «I tempi sono importanti – ha detto Patrizia Barbieri -. Le due scadenze indicate da
È evidente che dobbiamo rispondere alla tenuta sociale. La gente è preoccupata per la famiglia, per il suo negozio, per l’attività. I cittadini rischiano di diventare più rabbiosi. Confrontandomi con altri, emerge però che ci sono capoluoghi italiani più in sofferenza di noi sotto questo profilo».
«Nessuno – ha evidenziato Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) - deve perdere il posto di lavoro. Serve un patto, gli aiuti per il mondo produttivo devono vedere la conferma dei livelli occupazionali. Perdere il lavoro adesso è ancora peggiore, difficile reinserirsi in questa fase».
«Riscontro un po’ di paura a venire nel territorio di Piacenza, quando apriranno i confini, dalle altre realtà – ha rilevato Antonio Levoni
Lorella Cappucciati (Lega) ha suggerito di intervenire sull’Irpef (posizione non condivisa dal suo capogruppo Carlo Segalini) «per commercianti e altre categorie tartassate». Importante sarà intervenire sulla Tari. «Non facciamo le multe ai commercianti: vengano richiamati la prima volta, solo la seconda volta che non fanno rispettare il distanziamento, deve scattare la sanzione».
«Bisogna arrivare qua dentro – ha polemizzato con i colleghi Mauro Saccardi (Misto) – già con le proposte. La gente aspetta risposte, i piacentini faticano a pagare gli affitti e noi andremo a casa con discorsi interessantissimi - s’impara sempre qualcosa a discutere qua dentro - ma di concretezza non ce ne è. Ci sono pochi consiglieri che hanno fatto proposte. Io dico “no” a interventi pioggia, ma intervenire sulla tassazione. Pensiamo a ridurre tutte le tasse comunali di una percentuale per un anno, per dare un segnale». Qualora si registrasse un “passivo” considerevole, Saccardi invita a tirare dritto. «Perché dobbiamo essere considerati un comune virtuoso in questo momento? Quando ci sono enti non virtuosi che fanno debiti su debiti e vengono aiutati? Facciamo per una volta il passo più lungo della gamba. Se ci diranno che abbiamo fatto debiti, “lo abbiamo fatto per aiutare i nostri cittadini”». Sempre da Saccardi l’invito all’Amministrazione a chiedere uno sconto a Iren per i suoi servizi.