Politica

Per Verdi nessun evento a Piacenza: «Uno schiaffo alla comunità»

Civica Barbieri-Liberi: «Amministrazione Tarasconi attiva solo a parole. Tra i concerti per la salvaguardia di Villa Verdi non c’è un evento locale»

villa Verdi

«È uno schiaffo a Piacenza e alla nostra comunità culturale il cartellone “VIVA Verdi - concerto dedicati al progetto di salvaguardia, promozione e valorizzazione di Villa Verdi” diffuso nelle scorse ore e nel quale si vedono, con piacere, diverse città italiane con le loro Fondazioni lirico sinfoniche e i loro teatri impegnarsi per un fine così meritorio e totalmente assente, anche questa volta, Piacenza». Così i consiglieri del gruppo “Civica Barbieri-Liberi” commentano gli omaggi al maestro per la salvaguardia di Villa Sant’Agata di Villanova.

«Non è una novità però: al primo concerto per salvare Villa Sant’Agata promosso lo scorso novembre al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano il consueto impegno dell’Associazione “Amici della lirica di Piacenza” nonché l’iniziativa personale di molti piacentini hanno permesso a chi conduceva la serata, trasmessa in diretta sulle pagine del Corriere della Sera, di rilevare l’importante presenza di piacentina: presenza che però non vedeva nessuno dell’Amministrazione comunale. Noi eravamo doverosamente e orgogliosamente presenti, rappresentati in quell’occasione dal consigliere Jonathan Papamarenghi. Ma a Piacenza l’istituzione è mancata anche nel commemorare il grande Maestro nell’anniversario della sua morte, lo scorso 27 gennaio: grazie al “Centro Artistico Musicale San Lorenzo” che ha organizzato un bel concerto pomeridiano nella saletta del Ridotto del Teatro Municipale, perché se fosse stato per le iniziative dell’Amministrazione tutto sarebbe passato sotto silenzio».

«Tanto vale allora che il sindaco dica in Consiglio comunale “Verdi è piacentino, dobbiamo reimpossessarcene” oppure che l’Amministrazione dichiari che si farà un Museo dedicato a Verdi - con Villa Verdi a 15 chilometri di distanza sarebbe opportuno anzitutto pensare seriamente a sinergie -, o ancora che si ritiri dal patrimonio vendibile del Comune la nostra piccola quota dell’ex hotel San Marco se poi, com’è successo, non si è adottato nessun provvedimento conseguente e non si è previsto nessuno stanziamento che vada in questa direzione. Insomma, pare proprio che su Giuseppe Verdi, come su molti altri temi, questa Amministrazione sia molto attiva a parole, per guadagnare qualche titolo sui giornali, ma molto meno nei fatti, mentre vediamo come tanti altri ci stiano quotidianamente bagnando il naso. Non usiamo come foglia di fico, pertanto, il fatto che il Municipale è teatro di tradizione o che Verdi era già presente nel consueto cartellone: se vogliamo davvero puntare su questa straordinaria figura nel panorama culturale internazionale, avendone tutti i requisiti e le possibilità per farlo, dimostriamolo con ben altri fatti, e non sempre stando un passo indietro».

«Noi crediamo – concludono i consiglieri del centrodestra - anzitutto che Verdi, come tutta l’arte, sia patrimonio della Comunità culturale mondiale, ma crediamo anche che Piacenza debba impegnarsi in ben altro modo per valorizzare quel prezioso legame che unisce il Maestro al nostro territorio, sia perché significa valorizzare la nostra cultura e i suoi riflessi sul presente, sia per lo straordinario indotto del quale si può beneficiare. Dopo che l’attuale Governo ha deciso si salvare Villa Verdi, che quindi diventerà pubblica, noi siamo disponibili, e lo dichiariamo fin da ora, a condividere progetti concreti ed ambiziosi dedicati alla nostra Città ma con uno sguardo a tutto il territorio in ottica di valorizzazione vera del patrimonio artistico che il Maestro ha lasciato; bisognerà vedere però se l’Amministrazione comunale saprà davvero volare alto e passare dalle parole ai fatti».


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