Ponti e viadotti: «Evitare gli allarmismi, ma segnaleremo tutte le criticità a Roma»
Il sopralluogo in Valtidone e Valtrebbia del vice presidente della Commissione Infrastrutture e Lavori pubblici del Senato, Maurizio Campari, insieme con il senatore Pietro Pisani, la deputata Elena Murelli e il collega Carlo Piastra, della Commissione Attività Produttive
«Evitare allarmismi, ma segnalare le criticità. Noi le porteremo a Roma, al ministro dei Trasporti e alle Commissioni Infrastrutture congiunte di Camera e Senato. L’obiettivo è quello di individuare le opere principali, stanziare i fondi e far partire i cantieri per la
Murelli ha affermato che i risultati delle segnalazioni dei sindaci finiranno sul tavolo delle Commissioni congiunte di Camera e Senato: «Entro i primi di settembre ci metteremo al lavoro, per mappare la situazione, stanziare i fondi e dare il via ai cantieri per la manutenzione». Piastra ha sottolineato come non «si debbano creare allarmismi e come sia necessario un coinvolgimento sempre maggiore di Anas». Pasquali, ricordando come la manutenzione sia venuta meno in questi anni, ha puntato il dito contro l’Anas. Pisani ha, invece, lanciato l’appello ai sindaci «perché segnalino le situazioni critiche. Noi siamo venuti di persona a vedere lo stato delle cose. Poi ci attiveremo, perché la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto. La mobilità va garantita».
Il consigliere del Carroccio Rancan ha poi affermato di voler attivarsi per un progetto di pulizia degli alvei dei fiumi, con la rimozione dei detriti «un impegno che deve coinvolgere la Regione». Rancan continua: «E’ un problema molto importante che, ancora una volta, viene affrontando dalla Lega stando vicino ai cittadini». Secondo il consigliere è necessario stabilire una linea diretta tra Regione e Anas. Tra l’altro «c’è il ponte di Barberino che attende perché non è stato fatto nulla: il sindaco aveva chiesto un intervento, dopo l’alluvione del 2015, ed era stato promesso un intervento importante. Quindi, se non ci sarà un intervento di Anas, sarà importante che la Regione riuscisse a mettere una pezza a questa situazione, perché una parte dell’Alta Val Trebbia rischia di rimanere isolata».