Quartiere Roma e stazione, il divieto di vendita di alcolici e bevande in vetro è fisso
L’ordinanza non è più temporanea e circoscritta al solo periodo estivo. La Giunta Barbieri ha dato l’ok per rendere sempre valido il divieto nel perimetro del quartiere Roma e della stazione. I negozi sprovvisti di spazi di somministrazione devono chiudere alle 21
La modifica all’articolo 18 del "Regolamento di polizia urbana e di civile convivenza" di Piacenza, ritoccato nelle settimane scorse dal Consiglio comunale, ha permesso alla Giunta Barbieri di istituire in maniera perenne il divieto di vendita da asporto e somministrazione in luoghi pubblici di bevande in contenitori di vetro nonché di alcolici in qualsiasi contenitore per il quartiere di via Roma e della stazione ferroviaria, a partire dalle ore 12 e sino alle 7 del mattino successivo.
Il divieto – voluto dall’Amministrazione e promosso dall’assessore alla sicurezza Luca Zandonella - scatta così a mezzogiorno per tutti gli
Dal provvedimento è esclusa la somministrazione negli esercizi pubblici di bevande e alcolici al banco o al tavolo all’interno dei locali, nonché negli spazi esterni occupati in concessione, mentre resta sempre vietato – negli orari e nelle strade citate – il fenomeno del bivacco e il consumo di alcolici (in qualsiasi genere di contenitore) o di bevande in contenitori di vetro, come previsto dal Regolamento comunale di Polizia urbana. L’ordinanza era stata sperimentata dall’Amministrazione e prorogata di 30 giorni in 30 giorni. Ora, dopo aver ottenuto l’ok del Consiglio comunale, la Giunta ha deliberato di renderla fissa e non più limitata al solo periodo estivo. Nella delibera è inserito anche l'obbligo di chiusura dei negozi sprovvisti degli spazi di somministrazione - come i minimarket - alle 21. La violazione comporterà una sanzione di 250 euro per gli esercenti che non rispettano gli orari di chiusura e per la vendita di alcol e bevande al di fuori delle regole. Cento euro la multa per coloro che vengono colti a consumare. In caso di reiterazione, o di particolare gravità dei fatti contestati, potrà essere imposta la sospensione dell’attività.