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Ricci Oddi, il Consiglio mette fretta sulla climatizzazione. E serve un direttore

A Palazzo Mercanti si è ancora discusso del rilancio della galleria d’arte moderna. Il sindaco: «A fine settembre il progetto per l’impianto promesso dalla Fondazione, noi unica Giunta a trovare i soldi per farlo. Ma non c’intromettiamo nella scelta del direttore»

Ricci Oddi, ci risiamo. Ma che fine ha fatto il progetto per l’impianto di climatizzazione della galleria d’arte moderna? Studio offerto al Comune di Piacenza dalla Fondazione di Piacenza-Vigevano, per una cifra intorno ai 30mila euro. Se lo è chiesto il consigliere Antonio Levoni (Liberali Piacentini), che è tornato a incalzare sulla questione in Consiglio comunale, presentando un ordine del giorno al Dup che chiedeva di accelerare i tempi, odg poi votato dall'intero Consiglio all'unanimità, fatta eccezione per Di Corcia (Lega) e Giardino (Gruppo Misto), assenti alla votazione. «Sono due anni che abbiamo convenuto – ha rilevato ancora una volta Levoni - che è ora di fare un patto per il rilancio della galleria. L’assessore al bilancio Paolo Passoni ha fatto uno sforzo per dotare l’immobile di un impianto di condizionamento, ma siamo aggrappati al fantomatico sponsor che dovrebbe accollarsi il progetto. Se aspettiamo lo sponsor…Se non salta fuori, tiriamoli fuori noi questi 30mila euro per lo studio». Levoni ha comunque elogiato l’atteggiamento dell’Amministrazione, contestando più che altro i tempi elefantiaci della partita che coinvolge anche la Fondazione, oltre che la Ricci Oddi. «Con l’assessore Papamarenghi noi Liberali Piacentini abbiamo un ottimo rapporto e siamo fiduciosi. Sulla Ricci Oddi c’è la volontà da parte di tutti qua dentro a cambiare le cose. Dalla scomparsa del direttore Stefano Fugazza la galleria ha perso smalto: se ci fosse un’altra figura con esperienza, potremmo ritagliarci nuove soddisfazioni, perché per quanto concerne l’arte moderna è la seconda o terza galleria italiana come importanza».

«Per adeguare ai tempi d’oggi la galleria – ha replicato in aula l’assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi - abbiamo messo a bilancio l’impianto di climatizzazione e riscaldamento, in modo da impedire gli sbalzi di temperatura nelle 25 stanze che la compongono. Stiamo mettendo in campo anche iniziative per la sua visibilità. Vogliamo portare 150 giornalisti in città, durante la presentazione della Guida Michelin, a fare un tour della galleria, in modo da farla conoscere maggiormente. Siamo d’accordo anche con la proposta di individuare un direttore che programmi l’attività della galleria».

«La Ricci Oddi – ha osservato Christian Fiazza (Pd) - è come la “bella di Torriglia”: tutti la vogliono, nessuno la piglia. Quando tiriamo una riga, siamo sempre al punto di partenza. Sentire a settembre che non è ancora partito l’iter per il progetto dell’impianto…Forse è ora di chiedere allo sponsor il suo contributo. Un tecnico alla guida è necessario, così la galleria potrà “sbocciare” realmente».

 

«C’è bisogno che due consiglieri di maggioranza – ha tuonato Massimo Trespidi (Liberi) - dicano cosa devono fare i nostri rappresentanti nel Cda della Ricci Oddi? Ci penseranno già il sindaco e l’assessore alla cultura a spiegare la posizione del Comune. I rappresentanti del nostro ente si battano per fare un concorso per l’individuazione di un nuovo direttore. Anche perché continuiamo a dare soldi alla galleria: si sappia almeno se questi bastano o meno a pagare un direttore che gestisca la Ricci Oddi. È evidente che il presidente attuale, Massimo Ferrari, ha idee diverse da quelle dell’Amministrazione. O lo si manda a casa, o l’Amministrazione si fa ascoltare». Trespidi ha puntualizzato anche sull’impianto. «I soldi a bilancio non ci sono, non è corretto dirlo, perché il progetto per l’impianto di climatizzazione non è ancora pronto. Mi sono stufato di sentire queste storie. Dopo due anni di Amministrazione manca un direttore, l’impianto e perfino il progetto per farlo». «E corrisponde al vero - ha chiesto alla Giunta - che si vuole cambiare lo statuto della Ricci Oddi? Il Consiglio comunale sia notiziato».

Il dibattito sulla Ricci Oddi ha ricalcato un po’ le tante discussioni del recente passato. «È un labirinto questo percorso – è il pensiero di Sergio Dagnino (5 Stelle) -. «Diteci dove è il problema – il parere di Giorgia Buscarini (Pd) -, dove si blocca la macchina. È evidente che c’è qualcosa che non va». «Con il passare del tempo sta assumendo i contorni – ha aggiunto Giulia Piroli (Pd) - di una vicenda kafkiana. È una situazione senza via d’uscita. O si revoca il mandato ai rappresentanti comunali nel Cda, o si chiedono le dimissioni del presidente Ferrari. È fondamentale la figura di un direttore». «Curioso che sia la maggioranza – ha fatto notare Stefano Cugini, capogruppo Pd - ad incalzare sulla Ricci Oddi: siete al governo della città e i consiglieri della vostra parte insistono». «Il sindaco disse che il 2019 – ha ricordato Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) - sarebbe stato l’anno del rilancio della Ricci Oddi…».

Ma dall’Amministrazione promettono tempi celeri, da adesso in poi. «Il presidente della Ricci Oddi – ha replicato il sindaco Patrizia Barbieri - è nominato dal Cda, e quando fu scelto Ferrari non c’eravamo ancora come Giunta. L’assessore Passoni ha avuto un colloquio con Ferrari: a fine settembre il progetto per l’impianto di climatizzazione sarà ultimato. In modo da avere l’impianto di climatizzazione in tempi brevi e dare una risposta concreta. Intanto va detto che siamo l’unica Amministrazione che si è resa disponibile a trovare la somma necessaria dopo tanti anni che se ne parla». «Il bando per individuare un nuovo direttore – ha puntualizzato il sindaco - tocca al Cda della galleria e non ci permettiamo di intrometterci. Il direttore può essere di diversi profili: più tecnico-amministrativo, o maggiormente bravo nelle relazioni con le altre gallerie, oppure uno in grado di curare due o tre mostre di rilievo all’anno. L’importante è che la galleria chiarisca cosa fare di quel bando per la figura del direttore». 


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