Politica

Stefano Delle Chiaie a Piacenza, Pd e Articolo Uno puntano il dito contro l’Amministrazione

Il fondatore di Avanguardia Nazionale arriva a Piacenza invitato dal circolo Bombacci alla Casa delle Associazioni, Articolo Uno e il Pd chiedono un chiarimento al Comune: «Sindaco corresponsabile, non si può far finta di nulla». Intervengono anche Rifondazione, Potere al Popolo, Cgil e Cisl

Stefano Delle Chiaie

Il prossimo 22 marzo a Piacenza il circolo “Bombacci” organizza la presentazione di un libro scritto nel 2012 da Stefano delle Chiaie, fondatore di Avanguardia Nazionale. E lo fa alla Casa delle Associazioni di via Musso, immobile e spazio che il Comune mette a disposizione delle realtà piacentine per organizzare riunioni o eventi. La visita piacentina di Delle Chiaie ha provocato la reazione del centrosinistra locale. Articolo Uno e il Partito Democratico hanno chiesto chiarimenti al Comune di Piacenza e all’Amministrazione. «Ci stiamo avvicinando – spiega il coordinamento provinciale di Articolo Uno - al 25 aprile Festa della Liberazione, momento fondativo della nostra Repubblica democratica. Festeggiamo la liberazione dal regime fascista grazie alla lotta di resistenza partigiana. In questa vicenda storica anche Piacenza ha dato il suo contributo tant’è che nel 1996 è stata insignita, dal presidente Oscar Luigi Scalfaro, della medaglia d’oro al valor militare. Ci sembra utile a tal proposito ricordarne la motivazione: “In venti mesi di duro servaggio riaffermava col sangue dei suoi figli le nobili tradizioni che nel primo Risorgimento la fecero proclamare la Primogenita. Fucilazioni, martiri, deportazioni, saccheggi e distruzioni non scossero la fierezza del suo popolo che, tutto unito nel sacro nome dell’Italia, in cento combattimenti contro un nemico soverchiante, si copriva di imperitura gloria. Nelle giornate della riscossa i suoi cittadini ascrivevano a loro privilegio la riconquista delle proprie case e delle patrie libertà ed issavano sulla civica torre il santo tricolore consacrato dal sacrificio dei Caduti”. Dalla data della Liberazione molti anni sono passati e i ricordi si sono fatti sfumati, le reinterpretazioni storiche fioccano e il revisionismo nel nostro paese rialza la testa. Recentemente è dovuto intervenire anche il presidente Mattarella, rispondendo indirettamente alle vergognose parole pronunciate dal Presidente del Parlamento Europeo Tajani, per negare il mito del “fascismo buono” ricordando come il fascismo si insediò al potere grazie alla “complicità di organismi dello Stato, di intellettuali, giuristi, magistrati e cittadini asserviti”. E’ in questo clima e forse figlia di questo clima che si inserisce l’iniziativa organizzata per il 22 marzo a Piacenza dal circolo Bombacci della presentazione di un libro scritto nel 2012 da Stefano delle Chiaie, fondatore dell’organizzazione neofascista Avanguardia Nazionale. Ma la cosa che sorprende, è che l’iniziativa si tiene presso la Casa delle Associazioni, struttura di proprietà comunale nata per favorire l’attività del movimento associativo piacentino. Non è la prima volta che questa struttura comunale viene concessa per iniziative dal chiaro stampo neofascista e sempre durante l’amministrazione di centro destra che governa la città. Ora crediamo che non si possa più far finta di nulla, chiediamo che il Comune di Piacenza dia spiegazioni, chiediamo che ci dica se ritiene giusto che spazi comunali della città medaglia d’oro della resistenza siano utilizzati per propagandare idee come quelle professate da Delle Chiaie, chiediamo se il Comune intenda di fatto diventare “complice” di chi propaganda idee contrarie ai valori fondanti della nostra democrazia. Senza risposte convincenti crediamo che la presenza di amministratori  comunali alle prossime celebrazioni del 25 aprile sia una presa in giro e rappresenti uno svilimento delle istituzioni democratiche».

 

Il Pd: «Sindaco Barbieri corresponsabile»

«Mi auguro che il sindaco di Piacenza non voglia essere corresponsabile della venuta a Piacenza di Delle Chiaie mancando di rispetto ai valori in cui un'intera Città si riconosce e favorendo un clima sempre più  preoccupante di scontro ideologico». È il commento del segretario provinciale del Pd Silvio Bisotti alla vicenda che vede Delle Chiaie ospite di una conferenza in una sede del Comune. La presa di posizione si aggiunge a quella del capogruppo Pd in Consiglio comunale Stefano Cugini che in una nota afferma «Dopo Lorenzo Fiato di Generazione Identitaria (quelli di terra - etnia - tradizione), il Comune di Piacenza disonora nuovamente la sede della casa delle associazioni, che ha una sua storia particolare legata alla ex Arbos e che si trova - non dimentichiamolo - sul terreno di un Comune Medaglia d’Oro per la lotta partigiana. Questa volta si è alzato ulteriormente il tiro, chiamando a far passerella un pezzo da novanta della peggiore risma fascista quale Delle Chiaie. Noto che questa amministrazione, mentre non trova il tempo per partecipare alla veglia in memoria dei martiri della strage islamofoba - suprematista di Christchurch, non esita a concedere spazi a chi tanto si intende di xenofobia o a chi di stragi ha abbondante memoria storica.  La giunta avrà senz’altro i suoi motivi politico - ideologici per seguitare con queste marchette a Casa Pound, blocco studentesco e camerati vari, tanto da fregarsene dello spregio continuo alla storia resistente della nostra città. Spero solo che questo serva a un risveglio delle coscienze. Sarebbe bene che il Sindaco mettesse la parola fine a queste provocazioni. In questo senso, a nome  anche della Segreteria provinciale e cittadina del Partito Democratico, chiedo a Patrizia Barbieri di non nascondersi dietro a questioni formali e regolamentari, stante la gravità del fatto, e di revocare la concessione dell’immobile comunale.  In caso contrario, non vedo quale possa essere il senso residuo della sua presenza sul palco in Piazza Cavalli il 25 aprile prossimo».

Potere al Popolo: «Il fascismo non è una opinione, ma un crimine»

Potere al Popolo di Piacenza condanna nel modo più deciso «il tentativo di un circolo che porta il nome di una dei criminali gerarchi fascisti di dedicare una serata a Stefano Delle Chiaie, uno dei principali esponenti storici del nazifascismo eversivo italiano ed internazionale. A pochi giorni dalla efferata strage nei confronti della comunità islamica neozelandese compiuta nel nome delle stesse deliranti teorie condannate dalla storia, questa iniziativa suona come una sfida ed una provocazione.

Per questo facciamo appello a tutte le autentiche e conseguenti forze antifasciste piacentine perché si mobilitino per evitare a Piacenza, medaglia d’oro della Resistenza questa nuova grave offese e perché in modo unitario chiedano con forza a questa amministrazione, che già in precedenza aveva dato questa sede per una manifestazione neonazista, di non concedere i locali pubblici della Casa delle Associazioni per questa provocazione fascista. Ora e sempre Resistenza».

Rifondazione Comunista: «Delle Chiaie fuori da Piacenza, Barbieri si vergogni»

Il Partito della Rifondazione Comunista di Piacenza chiede al sindaco Barbieri di riconsiderare la decisione di concedere lo spazio comunale della Casa delle Associazioni al circolo Nicola Bombacci per «l'iniziativa dichiaratamente fascista con l'ex di Avanguardia Nazionale Stefano Delle Chiaie. A un camerata che, negli anni '60 e '70, si è distinto per l'attività golpista e stragista (partecipò alla riunione all'Hotel Parco dei Principi del 1965 dove si delineò la "Strategia della Tensione" e fu attivo nella pianificazione di diversi attentati successivi) e l'appoggio alle giunte militari sudamericane, non dovrebbe essere garantito dal Comune stesso uno spazio pubblico in cui fare apologia di un idea che ha seminato solo terrore nel nostro Paese. La presenza di un fascista come Delle Chiaie infanga la reputazione di una città Medaglia d'Oro per la Resistenza e l'appoggio del Comune è un vero e proprio insulto alle Istituzioni democratiche nate dalla Resistenza. In un momento storico dove i fantasmi del passato tornano prepotenti (recentemente sedi di sindacati, partitti di Sinistra e dell'Anpi sono state attaccate e insozzate con croci celtiche e svastiche come accadde già prima della Marcia su Roma!), come Rifondazione Comunista, pensiamo sia inaccettabile che un sindaco si schieri a favore di chi diffonde solo odio e terrore. Riteniamo il sindaco Barbieri direttamente responsabile nell'organizzazione dell'iniziativa e questo dimostra di che stampo sia l'attuale Giunta. È ora di chiamarli con il loro nome, questa è una Giunta amica dei fascisti e tale modalità non dovrebbe avere alcune agibilità politica in un Paese Democratico che ha conosciuto gli orrori della dittatura e della guerra».

 

Delle Chiaie a Piacenza, Cgil: «La città medaglia d'oro della Resistenza non merita quest'onta»

«La Città di Piacenza non può macchiarsi di un’onta del genere. Una città medaglia d’oro per la Resistenza non può far fare “passerella” a una persona che ha infangato a sufficienza i valori alla base della nostra convivenza civile, a partire dalla Costituzione antifascista. La chiamata del fondatore di Avanguardia Nazionale rappresenta un salto di qualità, ovviamente in negativo, del clima che si respira nel paese. E a poche settimane dalla Festa della Liberazione si rischia di incendiare il clima attorno a una manifestazione unificante». Così, in una nota, la Cgil di Piacenza per bocca del segretario generale Gianluca Zilocchi interviene sulla presentazione del libro, edito nel 2012, “L’aquila e il condor” di Stefano Delle Chiaie, la cui presentazione, con una tempistica che lascia sbalorditi, è prevista venerdì alla Casa delle Associazioni. E proprio il luogo in cui si svolgerà l’iniziativa spinge la Cgil a sottolineare come «in questa occasione – si legge nella nota – possiamo vedere emergere il tema della concessione degli spazi pubblici ad associazioni di stampo antidemocratico o fascistoide, per questo chiediamo al sindaco, Patrizia Barbieri, di prendere le distanze da un’iniziativa che appare come uno sfregio rispetto al luogo che dovrebbe ospitarla. Un luogo che rappresenta e rappresenterà quelle lotte operai rappresentate dagli operai della Ex Arbos che nell’antifascismo trovavano vigore e spinta ideale».

Cisl: «Un ente pubblico non può aiutare a propagandare il fascismo»

«È molto preoccupante scoprire – interviene anche la segretaria Cisl Marina Molinari - che personaggi come Stefano Delle Chiaie e l’associazione che lo sponsorizza, possano considerare la nostra città terreno fertile per il loro radicamento. Crediamo che il Sindaco abbia facoltà di negare la concessione dello spazio comunale della Casa delle associazioni, e, in ogni caso, è doveroso da parte dell’Amministrazione comunale provvedere immediatamente al cambiamento dell’attuale regolamento di autorizzazione all’uso degli spazi pubblici. Un ente pubblico non può essere in alcun modo partecipe della propaganda di ideologie che consistono nell’esaltazione del fascismo».


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