Politica

Torre: «Gli avversari non vogliono confrontarsi con me»

Il candidato della lista "Torre sindaco" polemizza con gli avversari

«Sabato - informa in una nota la lista "Torre sindaco" - al mercato della Besurica il comizio di Stefano Torre, il candidato bionico, ha avuto una eco decisamente rilevante. Torre ha parlato del suo programma fantasmagorico e visionario, senza sottrarsi dal confrontarlo con quello deglia altri. Così ha posto il suo vinodotto in alternativa al wifi gratis in tutte le case di Rizzi. La sua amicizia con Bill Gates alla promessa di Renzo piano gratis di Sandra Ponzini, ed il suo testimonial Putir al testimonial Macron di Trespidi! Chiunque osi dire che la campagna elettorale è piatta e si sviluppa su temi e su programmi tra di loro quasi uguali e sovrapponibili sta mentendo a se stesso in primis ed ai cittadini poi. Infatti Stefano Torre, con il grimaldello della satira, si sta proponendo agli elettori in un modo nuovo, sorprendente ed efficace con una visione alternativa della politica.

Il suo messaggio è talmente avanti, differente dagli altri e ricco di sostanza, che molti mezzi di informazione preferiscono ignorarlo piuttosto che approfondirlo. Eppure Torre è l’unico tra i candidati ad essere divenuto oggetto di cronaca a livello nazionale, poiché evidentemente il suo messaggio politico è stato percepito in modo molto chiaro! Il Bionico, dopo aver arringato la folla per una ventina di minuti, ha fatto un giro tra la gente sul mercato, raccogliendo una approvazione calorosissima. Torre ha disertato l’incontro pubblico tra i candidati organizzato da Sandra Ponzini in Piazza Cavalli, poiché non era a conoscenza del fatto che fosse stato organizzato e quando lo ha saputo era già stato fissato il suo comizio alla Besurica.

Il modo con il quale Sandra Ponzini, Luigi Rabuffi e Massimo Trespidi si sono comportati nell’organizzare il dibattito, senza minimamente coinvolgere lo staff del bionico nell’organizzarlo, è significativo di come preferiscano ignorarlo piuttosto che accettare il confronto. Luigi Rabuffi mi butterebbe giù dalla Torre poiché non sopporta la presa in giro e dice che l’impegno e la fatica di chi si candida per un ideale non merita lo sfottò che io vado facendo, ma non ha capito nulla di ciò che io vado portando avanti, non ha capito che se io non credessi nella politica non sarei qui a farla. La realtà è che Torre Sindaco è antitetico a lui ed a tutti gli altri, dai quali lo separano distanze siderali». 


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