«Voglio fare da tramite tra l’Europa e Piacenza, troppe risorse finiscono altrove»
Manuel Ghilardelli, punta al tris alle Amministrative di Ziano ed è candidato alle Europee per il Carroccio: «Come Lega puntiamo a essere il primo partito a livello nazionale. Salvini catalizza attenzione perché ha tante cose da dire, altri non ne hanno proprio»
«Puntiamo a diventare il primo partito a livello nazionale, mentre io vorrei collegare Piacenza all’Europa per intercettare più risorse e bandi possibili per imprese e comuni». Una “domenica bestiale” quella di Manuel Ghilardelli, candidato piacentino della Lega nel collegio nordest e, al tempo stesso, candidato sindaco a Ziano, dove è già reduce da due mandati. Domenica 26 maggio si vota alle Amministrative e per le Elezioni Europee, dalle 7 alle 23. Ghilardelli, 42 anni, consulente presso l’azienda metalmeccanica di famiglia, sposato e con una figlia (Gloria, 5 anni), è sindaco di Ziano dal 2009. Laureato in giurisprudenza e scienze politiche, è anche presidente delle Farmacie Comunali di Piacenza.
- Ghilardelli, come è nato l’interesse per le questioni europee?
Questa è un’occasione meravigliosa per avere per la prima volta in Europa una rappresentanza piacentina. Mi sono messo in gioco per questo: ho fatto un discorso per la mia esperienza politica e di amministratore. La provincia di Piacenza ha bisogno di
- Domenica si vota anche a Ziano e punta al tris come sindaco…
Come molti amministratori del territorio rimango legatissimo alla mia comunità. Più una comunità è piccola, più ci si affeziona verso il futuro di quella realtà. Ziano mi ha dato tante soddisfazioni in questi anni e penso che le persone abbiano compreso il mio impegno per il comune. Voglio portare avanti per cinque anni questa esperienza per riuscire a completare nuove idee, alcune in continuità, altre innovative.
- Ci sarà ancora un Governo nazionale la prossima settimana?
Il risultato elettorale delle Europee sarà determinante. Se daremo forza alla Lega con un bel risultato, sarà un voto dato al fare, al
- In città siamo arrivati a due anni di mandato dell’Amministrazione Barbieri. Bilancio positivo o negativo?
La Lega e il centrodestra stanno portando a casa buoni risultati, ma non dimentichiamoci che veniamo da quindici anni di malgoverno cittadino. Riprendere in mano tutte le partite è difficile, però c’è coesione – soprattutto nel gruppo Lega – e quindi ci sono buone possibilità di cambiare e migliorare molti aspetti.
- All’inizio non era un “salviniano” di ferro?
No, sono “salviniano”. A differenza di altri, quando c’è un segretario di partito, io lo seguo. Matteo Salvini è stato votato, è giusto che sia lui a tracciare la rotta. Anche perché tende ad avere ragione su tutte le questioni politiche nazionali di cui si occupa.
- Proprio Salvini chiuderà stasera la campagna elettorale in Valtidone, dopo che i media e gli avversari politici si
sono molto concentrati su di lui negli ultimi tempi.
Sono orgoglioso che venga a chiudere la campagna elettorale proprio a Castelsangiovanni, a mio sostegno. È un segno di fiducia nei miei confronti e di tutta la comunità valtidonese e piacentina. Salvini ha polarizzato l’attenzione su di sé perché, a differenza di altri, ha qualcosa da dire. Abbiamo dei temi importanti da portare avanti, è logico che serve una guida forte per il bene del Paese, senza troppe mediazioni. Quando sento che il Movimento 5 Stelle devono fare un direttorio anche per decidere come cambiare la cancelleria di un ufficio del ministero…L’Italia non può perdere tempo, deve correre veloce.
- La Lega a che percentuale punta?
L’obiettivo del Carroccio è diventare il primo partito a livello nazionale. E questo si può fare, ci sono tutte le possibilità per farlo.