Purtroppo spesso l'entusiasmo ed il volontariato non sono sinonimi di buon risultato. Domenica 11 maggio sono andato a Pontenure per mangiare qualche piatto a base di asparago presso il campo sportivo, con la mia famiglia ed un paio di ospiti milanesi. Arrivati alle 13.10, troviamo pochissime persone in fila alla biglietteria (bene!) ma , ahimè, voltato l'angolo ci troviamo davanti una ressa micidiale di persone in paziente attesa. La collocazione è quantomai infelice, lo spazio tra i tavoli dove si consuma e la fila di chi è in attesa è limitato, si sta come sardine. Vabbè, succede spesso nelle sagre, si aspetta...dopo circa 20 minuti di fila si sparge la voce che i tortelli sono finiti (io e molti altri avevamo in mano lo scontrino per i tortelli...) e ci viene detto che ci saranno solo gnocchi. Ok, vada per gli gnocchi, che però vengono distribuiti con una lentezza esasperante. Alle 14,10, dopo cinquanta minuti (!) di fila, viene detto candidamente a me e a quelli che mi precedono che sono finiti anche gli gnocchi, che dovevamo arrivare prima (?), e che se vogliamo sono rimasti un po' di secondi.Però dobbiamo andare a fare uno scontrino supplementare per pagare la differenza (il primo costa 5,50 euro, il secondo 8,00 euro...) oppure ci daranno una razione ridotta di secondo. Sembra quasi una barzelletta, nessuno che si scusi. Non abbiamo nemmeno più la forza di protestare, me ne torno mestamente a casa a farmi un panino. Eppure non sembra un problema così arduo. Se ci sono tortelli per 500 porzioni, si vendano solo 500 porzioni, e non una in più. Idem con gli gnocchi, con le salamelle o con qualunque altro piatto. Invece la cassa ha continuato a battere scontrini per piatti che non erano più disponibili, mancando evidentemente un collegamento con le cucine. Insomma, una pessima esperienza che in futuro mi terrà lontano da questa sagra. Peccato, a me piacciono gli asparagi.