Petizioni

IL DIPLOMA SOCIO SANITARIO DEVE VALERE !!!

ATTENZIONE A CHI SI ISCRIVE ALL'INDIRIZZO SOCIO-SANITARIO ALL'ISTITUTO CASALI di PIACENZA e agli ISTITUTI PROFESSIONALI REGIONALI DELL'EMILIA ROMAGNA. ESIGIAMO CHE IL DIPLOMA DI SOCIOSANITARIO SIA EFFICACE SENZA COSTI !!! FIRMATE LA PETIZIONE. 

UNA SITUAZIONE PARADOSSALE

L’Istituto Casali nella sua dirigente Dott.ssa Capra e nel responsabile delegato per il Casali, prof Crespi hanno invitato, lo scorso gennaio 2016, i genitori delle classi ad indirizzo socio-sanitario ad un incontro per presentare un progetto di formazione supplementare a pagamento integrato al corso normale di studi quinquennale dell'indirizzo socio sanitario. Il corso - la qualificazione OSS - si presenta come una "sperimentazione" (sic!).

Come genitore di una figlia che frequenta il socio sanitario sono rimasto molto sorpreso dalla proposta arrivata tra capo e collo a metà anno scolastico, che tale corso fosse a pagamento (500 euro+annessi), che lo si presentasse come un'occasione da non perdere per ottenere la qualifica OSS (operatore socio sanitario, qualifica che per ottenerla serve solo la maggiore età, il titolo di studio di terza media con frequentazione di un corso privato a pagamento del valore di 1450,00 euro - corso IRECOOP ( 300 ore di cui: 180 di aula e 120 di stage), che depontenzia di fatto il corso di diploma (occorre che chi lo sceglie debba frequentare un monte ore extracurricolari nel pomeriggio per tre anni !).

Mi domando la ragione di questa sperimentazione sulla pelle delle famiglie e soprattutto degli studenti?

Ecco l'excursus paradossale di cui i primi RESPONSABILI sono i nostri politici di REGIONE e L'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE (con gli occhi chiusi del Ministero MIUR).

Premesso che l'Istututo Casali ha accettato di fare parte di questa sperimentazione - insieme ad altri venti Istituti dell' Emilia Romagna - e l'abbia proposta alla famiglie nella convinzione che fosse un'opportunità (di risparmio) tuttavia ci sono tali incongrouenze, vuoti di responsabilità, arrangiamenti in tutta la filiera politica della formazione professionale in sede regionale che rivela come questa sperimentazione sia mettere una toppa ad un vestito vecchio.

Non comprendo le ragioni di una discussione  tra Ufficio Regionale Scolastico e  Regione senza il coinvolgimento dei genitori (ignari di cosa si stava preparando: un bel salasso e una beffa) che avrebbero subito compreso che la strada intrapresa era sbagliata... 

Ma forse la supponenza di trovare le giuste soluzioni all'insaputa del beneficiario non nasconda in realtà una ispirazione' di qualcuno chi intende impinguare le casse degli enti formatori regionali che offrono corsi OSS?

UNA BREVE STORIA

L'indirizzo di diploma socio-sanitario é stato inserito in un percorso di istituti professionali senza però che avesse - come invece hanno tutti gli altri - una qualifica al terzo anno. Ciò ne deriva che occorre frequentare tutto il quinquennio per ottenere il diploma, utile ad entrare nel mondo del lavoro: (es. asili) ma dal 1 settembre 2015 per accedere a tali lavori lo Stato ha elevato la formazione richiedendo il diploma di Laurea. 

Questo innalzamento della formazione era noto già dal 2012 (ma forse anche prima) e dunque i dirigenti di Istituti professionali e la Regione (ricordiamo che la formazione professionale é stata delegata dallo Stato alle Regioni) ne erano al corrente.

Domanda: E' STATO FATTO PRESENTE ALLE FAMIGLIE quando iscrivevano i propri figlie  e figlie a questo indirizzo del fatto che il diploma sarebbe stato insufficiente ad accedere al mondo del lavoro? Al sottoscritto non é stato detto.

Perché la Regione e l'ufficio scolastico regionale non ha studiato fin dal 2012 una modalità affinché l'indirizzo socio sanitario fosse stato modificato/modulato/ reso efficace perché i giovani diplomandosi avessero avuto opportunità di lavoro?

Nessun politico o dirigente dell'Ufficio scolastico regionale si é posto questa seria domanda: Come possiamo fare in modo che il diploma socio-sanitario possa valere per chi lo frequenta? 

Solo il 20 ottobre 2015 (sic!) l'Assemblea Regionale dell'Emilia Romagna, nella delibera protoc DOC/2015/0000549 del 21/10/2015  "rileva come il diploma quinquennale conclusivo di tale ciclo di istruzione - socio sanitario - non offra all'utenza adeguate prospettive occopazionali, essendo poco riconosciuto nel mercato del lavoro sia in ambito socio sanitario sia in ambito socio assistenziale. Solo in ambito socio-educativo risulta spendibile limitatamente alla figura di educatore nei servizi educativi della prima infanzia; tuttavia stanno per diventare operativi gli ulteriori vincoli posti anche in tale ambito della Direttiva dell'A.L. 85/2012 che riconosce valore al diploma di "Tecnico dei Servizi Socio Sanitario" solo se conseguito entro il 31.08.2015".

Insomma é carta straccia!

Ma allora perché é stato lasciato nell'offerta formativa regionale tale indirizzo? Perché ancora in questi giorni si permette alle famiglie di iscriversi al socio-sanitario?

II percorsi di formazione degli Istituti Professionali sono oggetto di monitoraggio e valutazione, anche ai fini della loro innovazione permanente, da parte del MIUR, del MLPS e delle Regioni  che  possono avvalersi, per le relative azioni, della collaborazione dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione (I.N.VAL.S.I.), dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (A.N.S.A.S.) e dell’Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori  (I.S.F.O.L.), secondo quanto previsto dalla normativa vigente in relazione al ruolo istituzionale di ciascuno di essi e senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica.

Ma é possibile che fra tutti i dirigenti degli enti succitati nessuno si sia accorto del destino suicida dell'indirizzo socio-sanitario?

Si ricorda che il dirigente della scuola può - in accordo con il consiglio d'Istituto - scegliere un altro indirizzo ed abbandonare quelli ritenuti non adeguati. Mi domando: perché non lo si fa con il socio sanitario ? Perché la scuola non ha informato in modo adeguato (fin dal 2012) del rischio di binario morto di questo indirizzo? Oggi é una certezza che quel diploma é carta straccia.

Ma ecco la soluzione in arrivo..e la proposta-beffa arriva dalla Regione stessa ! Integrare nel corso del diploma il corso di OSS ma a PAGAMENTO ! Una rivalutazione della carta straccia pagata a caro prezzo perché il corso OSS non ha necessità di una formazione quinquennale ma solo del titpo della terza media e la maggiore età.

Ma cara Regione...chi decide di non fare l'OSS che fa? Classi spezzate in due tronconi...docenti alle prese per tre anni con classi a due velocità...nella speranza delle famiglie che i soldi spesi (in anticipo!) per il triennio siano poi compensati dallo studente che si deve sobbarcare oltre al normale corso di studi quinquennali anche il corso pomeridiano triennale! Riuscirà il nostro eroe a fare il tutto? 

Credo che questa marmellata porti solo danno economico alle famiglie, agli studenti che si sobbarcano un doppia formazione e porti solo vantaggi (denaro) alle casse delle cooperative ed enti privati che offrono personale per OSS!.

Nella CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA TERRITORIALE (Capo V – ASPETTI FINANZIARI) si afferma che

1.            L’erogazione dell’offerta sussidiaria di cui al Capo II da parte degli Istituti Professionali non comporta oneri aggiuntivi per lo Stato.

2.         Le risorse previste dalla normativa vigente statale e dal CCNL per il Fondo di Istituto e per ogni altra attività del personale docente avente carattere strumentale o di supporto, necessaria all’erogazione del servizio scolastico ed eccedente le ore di insegnamento, sono attribuite agli Istituti Professionali anche per le classi ove si realizza l’offerta sussidiaria di IeFP, secondo gli stessi parametri delle classi ad ordinamento statale.

3.         Gli oneri per corso annuale di cui al Capo III sono a carico delle Regioni.

4.         Gli oneri relativi al presidente di commissione, ai membri esterni ed agli esperti degli esami di Qualifica e di Diploma professionale di tecnico sono a carico delle Regioni.

5.         In relazione all’offerta sussidiaria la parte pubblica, sentite le Regioni, opera nel  rispetto delle norme contrattuali previste dal Contratto Collettivo Nazionale riferito al personale della scuola, in relazione ai soggetti ed agli ambiti della contrattazione decentrata, e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Allora Cara Regione perché scarichi sulle famiglie i Costi di una formazione che dovresti assicurare per legge? Perché pretendere ed imporre agli Istituti una rigida applicazione di criteri regionali a questo corso intergrativo?

Niente da fare, c'é da rimodulare il diploma socio-sanitario oggi alla deriva causa insufficienza di una politica distratta e superficiale per cui sottopongo questa proposta quì esposta ad una PETIZIONE per una raccolta di firme.

RIPROGETTARE IL PERCORSO QUINQUENNALE DELL'INDIRIZZO SOCIO SANITARIO CON l'INTEGRAZIONE SENZA SPESE A CARICO DELLE FAMIGLIE, DI STAGE - GIA' PREVISTI NEL NORMALE PERCORSO QUINQUENNALE - RIMODULATI PER ACQUISIRE LA QUALIFICA OSS IN AUTOMATICO A FINE DIPLOMA (compimento del 18° anno di età).

Collegatevi a questo link per firmare la petizione REGIONALE

https://www.change.org/p/regione-emilia-romagna-ufficio-scolastico-regionale-ministro-della-istruzione-associazione-age-direzione-emiliaromagna-istruzione-it-fpdirez-regione-emilia-roma-il-diploma-socio-sanitario-deve-valere?recruiter=483548822&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink


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