Segnalazioni

Strada Piacenza-Cortemaggiore: «Non è degna di un Paese civile e moderno»

«Abito da un anno a Cortemaggiore, e mi ritrovo, lavorando a Piacenza, a fare questa strada maledetta anche più volte al giorno, la provinciale Piacenza-Cortemaggiore appunto, strada mal messa con banchine laterali cedute, buche, ma soprattutto stretta con segnaletica a caso o assente, ma soprattutto un traffico da Statale, in quanto a tutte le ore trovo camion e bilici provenienti dalle logistiche magiostrine (forse decidono di fare questa strada bassa per evitare controlli,posti di blocco o guardia di finanza). A fatica stanno nella loro corsia, viste le innumerevoli buche e appunto le banchine sfondate che ti portano a canale, con la conseguente occupazione di parte della corsia opposta, trattori ( e quello ci starebbe pure visto che stiamo parlando della campagna piacentina), e soprattutto mietitrebbie che occupando una corsia e mezzo in pratica rendono inaccessibile anche un azzardatissimo sorpasso, senza togliere i pochi ciclisti temerari che mettono veramente a repentaglio la vita in quanto tra linea laterale (se c'è) e il canale si parla di forse 10 cm, con auto, camion e bilici che sfrecciano veramente a poco o nulla...ultimamente si è aggiunto un ulteriore pericolo, da quando in un paio di cascine alloggiano qualche decina di extracomunitari/rifugiati, i quali nel nulla totale saltano in groppa a biciclette spartane e con il buio percorrono questa strada maledetta senza luci... non dico "aspettiamo il morto", in quanto in 2 casi successi quest'anno si è parlato di deceduti a cifra pari, e cosa è cambiato? Nulla. Nei giorni subito dopo le tragedie ho notato qualche posto di controllo poi svanito nel nulla, e alla solita maniera italiana, ti piazzano qualche cartello del tipo limite 50 in aperta campagna o banchina cedevole, ma niente più, ok che la provincia esiste solo per pagare gli stipendi ai dipendenti che ha ancora sul groppone ma in realtà non contano più nulla, e che la strada tocca la giurisdizione di più comuni, però sono decisamente sbigottito davanti a questa trascuratezza da terzo mondo... e poi come dar torto a chi dice che oramai il terzo mondo siamo noi ! La mia provocazione è...finchè non ci scapperà un morto eccellente questa strada rimarrà sempre così, perciò figli di politicotti o industrialotti locali, cambiate strada altrimenti poi metterete in difficoltà i poteri forti sull'intervento per rendere questa strada una strada di un paese civile e moderno».


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