Fiorenzuola Today

Trentacinque anni da agente della polizia locale, Gandolfi: «Sempre presente a disposizione dei cittadini»

Moreno Barbuti, sovrintendente di polizia locale, va in pensione. Sessant'anni, quarantatré di contributi versati, iniziò a lavorare a 15 anni. «E' stato bello stare a stretto contatto con la gente»

Moreno Barbuti agli inizi della sua carriera da agente di polizia locale

«Senza sacrificio non si va da nessuna parte». Moreno Barbuti lo sa bene, nella vita ne ha fatti tanti. Oggi ha sessant’anni, quarantatré di contributi versati, trentacinque dei quali come vigile urbano, o meglio come agente di polizia locale. Entrò nel corpo nel 1984 e pian piano ha saputo farsi apprezzare dai suoi concittadini raccogliendo ogni giorno stima e affetto, dicono i più. «E’ giunto il momento di salutarvi e di lasciare spazio ai giovani» ha scritto qualche giorno fa sul suo profilo Facebook sotto ad una fotografia che lo ritrae sulla moto bianca e blu, vecchio mezzo della polizia locale di Fiorenzuola, agli inizi della sua carriera. Al comando entrò con la qualifica di agente e tra due mesi, alla fine di luglio, lascerà il posto con il grado di sovrintendente.

Moreno sei diventato un’istituzione in questi anni per la città

«Svoglere un lavoro onesto, senza fare il prepotente, paga sicuramente. Questo nonostante i momenti in cui per dovere istituzionale ho dovuto applicare la legge e le normative per il buon andamento dell’interesse pubblico. Ho cercato di farlo sempre con correttezza e onestà intellettuale. Spero di esserci riuscito e di lasciare un buon ricordo a tutti i miei concittadini».

Hai un curriculum molto variegato, raccontacelo.

«Ho fatto di tutto  - ride -: ho guidato i pullman, il carrozziere, il barbiere, ho lavorato come addetto ad una catena di montaggio. Il mio primo impiego risale a 15 anni. Di giorno lavoravo e alla sera studiavo per diplomarmi, per prendere le patenti che mi servivano. Volevo migliorare la mia posizione sociale».

Come mai poi la svolta, decidere di entrare nella polizia locale?

«E’ un mestiere che mi ha sempre affascinato. Ricordo che studiai come un pazzo per passare il concorso per motociclisti da inserire nell’organico dei vigili di Fiorenzuola, lo passai ed eccomi qui. Mi sarebbe piaciuto anche fare il concorso per ufficiale ma sono diplomato e per quella categoria occorre una laurea».

Cosa ti hanno lasciato questi anni?

«Sono anni che mi porterò sempre nel cuore. Mi sono stati davvero utili per la formazione del carattere, come persona. Ringrazio tutti i fiorenzuolani, è stato bello stare a stretto contatto con loro».

Sei stato molto attivo sul fronte della tutela dei lavoratori precoci.

«Tra il 2011 e il 2012 quando entrò in vigore la Legge Fornero costituii un gruppo di protesta al quale migliaia di persone aderirono. È servito e ancora oggi mi ringraziano. Io sono stato “aiutato” dalle ultime modifiche apportate dal nuovo Governo al sistema pensioni, che mi hanno abbreviato il periodo lavorativo di un paio di mesi. Quarantatré anni e quasi due mesi di contributi sono tanti, una vita, e li ho fatti tutti. Se ci penso mi sembra impossibile eppure è vero».

Il “grazie” degli amici e della Giunta

«Sei il numero uno!», «sei un grande!», «tanti auguri Moreno: goditi la strameritata pensione». E ancora: «Termina la carriera lavorativa di un ottimo vigile urbano della città di Fiorenzuola». Sono solo alcuni dei pensieri che in tanti hanno voluto rivolgere a Barbuti dopo l’annuncio dell’ormai vicino pensionamento. Ma lui rassicura: «Sarò sempre comunque a disposizione per dare consigli e delucidazioni a chiunque ne avesse bisogno. Ci vediamo in giro!». Anche dalla Giunta e in particolare dal sindaco Romeo Gandolfi arrivano i ringraziamenti «per tutto quello che ha fatto in questi anni, sempre presente, sempre tra la gente, non si è mai tirato indietro». Intanto Gandolfi annuncia l’apertura del bando di mobilità per coprire il posto di Barbuti e, probabilmente, a breve l’assunzione di due nuovi agenti. «Speriamo di riuscire a trovare qualche agente che chieda il trasferimento tramite mobilità altrimenti un’idea potrebbe essere quella di indire un nuovo bando di concorso, con l’auspicio che qualche giovane di Fiorenzuola vi prenda parte».


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