Fiorenzuola Today

Stazione di Fiorenzuola: «Un addetto aiuterà nell'acquisto dei biglietti». I pendolari: «Abbiamo altre esigenze»

Due le proposte emerse all'incontro tra pendolari, Regione e Trenitalia, per mantenere attiva la biglietteria della stazione di Fiorenzuola. Con l'assessore Donini si è parlato anche delle criticità sulla linea Milano-Bologna

La stazione di Fiorenzuola

Per i pendolari piacentini è stato «un incontro positivo» quello con l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini e con i funzionari di Trenitalia e Rfi. Venerdì 5 ottobre le due associazioni, quella “Pendolari Piacenza” e “Pendolari Valdarda”, sono state ricevute a Bologna per discutere dell’annunciata chiusura della biglietteria della stazione di Fiorenzuola; e per presentare alla Regione e all’azienda che gestisce il trasporto ferroviario, tutte quelle che sono le criticità che vivono quotidianamente i pendolari: sovraffollamento dei treni e circolazione di vecchi convogli, disservizi sulla linea Milano-Bologna a causa «dell’assenza di dialogo tra Regione Emilia Romagna e Regione Lombardia» - spiega Mauro Braghieri, responsabile dell’associazione “Pendolari Piacenza”.

Baghieri era anche lui all’incontro con l’assessore Donini insieme ad altri iscritti all’associazione, Fabio Turci per i “Pendolari Valdarda, il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi, i consiglieri Katia Tarasconi, Gian Luigi Molinari (Pd), Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d'Italia) e Matteo Rancan (Lega).

Biglietteria di Fiorenzuola

«La Regione – ha spiegato Braghieri - ha presentato una delibera con la quale è stato chiesto a Trenitalia di individuare una proposta alternativa alla soppressione del servizio, in attesa di mettere al vaglio le soluzioni emerse durante l’incontro per evitare la chiusura definitiva della biglietteria. Per cinque mesi un addetto di Piacenza verrà a Fiorenzuola con il compito di assistere i pendolari nell’acquisto dei biglietti alle macchinette elettroniche. Una soluzione che non risponde però alle nostre esigenze: non si potranno acquistare abbonamenti annuali e per richiedere eventuali rimborsi dovremmo andare alla biglietteria più vicina che è quella di Piacenza, andando a congestionare il servizio dedicato ai pendolari della città».

Sono state due le proposte individuate per far sì che venga mantenuto il servizio in una stazione che raccoglie ogni giorno centinaia di lavoratori ed universitari: da una parte la volontà da parte della Regione ad investire su un addetto di Trenitalia da formare per tenere aperta la biglietteria, dall’altra la possibilità che viene data dalla società di trasporti ad un privato, per aprire un esercizio commerciale, bar, tabaccheria o edicola, all’interno della stazione e che svolga anche il servizio di biglietteria. «Ci siamo lasciati con la presa in carico da parte di Trenitalia di valutare entrambe le ipotesi e a dare una risposta nel giro di un mese, anche se sappiamo che quella dell’insediamento di un negozio si possa già scartare: sarà difficile, al giorno d’oggi, trovare un privato che abbia il coraggio di investire su un bando per insediarsi con un’attività commerciale in quella zona, dove si trovano già due bar». Ha aggiunto il sindaco Romeo Gandolfi ricordando quanto deciso dall’Assemblea legislativa alcuni giorni fa: «Le forze politiche piacentine che ci rappresentano in Regione hanno presentato una risoluzione congiunta, senza distinzione di colori o idee di partito, votata all’unanimità. La città in questi mesi si è fatta sentire e ha sempre espresso la necessità di avere sul proprio territorio la biglietteria. È qui che emerge la soluzione più idonea di tutte: mantenere attivo il servizio nella nostra stazione».

Sostituzione dei convogli

Durante la riunione «Trenitalia ha confermato che entro giugno 2019 verranno rinnovati i mezzi rotabili con i nuovi treni regionali “Pop” e “Rock”», ci ha spiegato sempre Braghieri. «Questi treni – ha aggiunto – avranno sei carrozze per un totale di seicento posti a sedere. Anche questo tipo di ridimensionamento ci sembra scarso, specie il lunedì e il venerdì, rispetto al numero di pendolari. Occorre quindi, secondo noi, trovare alcune soluzioni almeno per queste giornate critiche. Pensiamo ad esempio ad una maggiore frequenza di treni negli orari di punta o all’introduzione tra le 19 e le 20, di un treno “Frecciabianca” che potrebbe coprire quella fascia di pendolari disposti a pagare un prezzo leggermente più alto».

Collegamenti Emilia Romagna e Lombardia

«Sembra difficile il dialogo con la Regione Lombardia e la società Trenord per discutere degli orari e della frequenza dei treni sulla linea Milano-Bologna». Spiega Braghieri: «Le linee sono congestionate e occorrerebbe discutere al più presto di queste problematiche. I pendolari piacentini subiscono le decisioni prese in Lombardia senza alcun accordo con la nostra Regione. L’assessore Donini si è preso l’impegno di intensificare le occasioni di confronto con il Pirellone e con Trenord».

«Ci si rivede tra un mese»

«Quelle discusse in riunione sono tutte ipotesi di cui Trenitalia si riserva di rivedere. Da un lato è certo il rinnovamento del materiale rotabile, su altri punti ci sono ancora molti punti interrogativi» conclude Mauro Braghieri, secondo il quale «è positivo il fatto che dopo tanto tempo associazioni, aziende ed enti pubblici, si sono sedute al tavolo per confrontarsi su un servizio pubblico così importante. Mancava solo la Lombardia ma anche su questo tema c’è l’impegno a lavorare. Non ci fermiamo qua, tra un mese ci rivedremo per capire a cosa saremo riusciti ad arrivare».


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