Fiorenzuola Today

Fiorenzuola, "Moby Dick" @ Nuove Esplosioni Festival

Ripopolare la valle, vivere la cultura

 NUOVE ESPLOSIONI FESTIVAL

Sabato 25 giugno, alle ore 21, a Fiorenzuola grande spettacolo di piazza con MOBY DICK del Teatro dei Venti
prima italiana quest’anno dopo Procida capitale italiana della cultura 2022

NUOVE ESPLOSIONI FESTIVAL prosegue fino al 3 luglio 2022 in Val d’Arda (PC)
organizzato da Sciara Progetti Teatro

Grande attesa per sabato 25 giugno a Fiorenzuola, in Val d’Arda: NUOVE ESPLOSIONI FESTIVAL accoglierà alle ore 21 in Piazza Cavour la prima italiana quest’anno, dopo Procida capitale italiana della cultura 2022, di MOBY DICK, una produzione Teatro dei Venti, vincitrice del Premio Ubu 2019 per il migliore allestimento scenico.

Un classico intramontabile della letteratura trasformato in un evento di piazza dalla portata gigantesca: oltre 20 artisti in scena, un palco mobile di 13 metri per 7, fino agli 11 metri dell'albero maestro, centinaia di figuranti scelti tra la comunità ospitante; un intero paese che, non solo accoglie, ma contribuisce attivamente alla realizzazione dello spettacolo, dopo una settimana di prove sotto forma di laboratorio teatrale di comunità.
 
L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria: , tel. +39 328 4057617, evenbrite. I posti a sedere sono esauriti, ma è prevista una lista d’attesa. La tipologia dello spettacolo e la conformazione della piazza permetteranno comunque anche una visione in piedi intorno all’area riservata ai posti a sedere.

MOBY DICK porta in piazza la nave del capitano Achab e la sua ossessione per la Balena bianca, con una grande macchina teatrale e un cast di 20 artisti, tra attori, musicisti, acrobati e macchinisti teatrali. Il Teatro dei Venti con questo lavoro ha compiuto una ricerca artistica pluriennale negli spazi urbani, affrontando i temi di un classico della letteratura mondiale, con un lavoro costituito dalla riflessione filosofica sull’ignoto, da una contaminazione tra linguaggi da occidente a oriente e dall’uso di una grande macchina teatrale, come in un grande cantiere navale. Come scrive Pavese nell’introduzione al romanzo con la sua traduzione, Moby Dick è “l’allegoria della spasmodica ricerca, della sete di conoscenza e di vendetta, del rapporto tra bene e male, della ferocia e forza devastante della natura e dell’uomo”.

OTE DI REGIA
Venti marinai, venti uomini, venti anime percuotono grandi botti di legno, che rimbombano avide, in attesa del grasso di balena. L’aria si squarcia e vibra. Il ritmo scandisce il lavoro dell’equipaggio in un febbrile cantiere navale. Asse dopo asse, sagole, cime e palanchi, i marinai iniziano a costruire la nave. Scheletrica, irreale. È il nostro Pequod. Per tutto lo spettacolo si avvicendano lotte, fortunali improvvisi, allegre scorribande; emergono caratteri, affiorano storie.
Su tutti pesa l’ombra di Achab e il suo oscuro desiderio di vendetta, l’incubo dei marinai.
Con un minuzioso lavoro di macchineria teatrale si compirà l’inaspettato.
La nave diviene balena. Da tutrice a mostro.
Quello che prima accoglieva ora terrorizza: lo scheletro dello scafo si ribalta e assume le forme del temibile leviatano.
Finalmente i due nemici si troveranno faccia a faccia per lo scontro finale: Achab e la balena bianca. L’uomo contro la natura, il prodigio, l’ignoto, il dio perduto, la paura che urla dall’abisso: Moby Dick.
 
MOBY DICK
Regia e ideazione generale: Stefano Tè
Scenografia: Dino Serra
Progettazione e costruzione Dino Serra e Massimo Zanelli
Adattamento drammaturgico: Giulio Sonno
consulenza alla regia: Mario Barzaghi
Musiche composte da Luca Cacciatore, Igino L. Caselgrandi e Domenico Pizzulo ed eseguite dal vivo da Matteo Pontegavelli (tromba), Domenico Pizzulo (chitarra e synth), Igino Luigi Caselgrandi (batteria e percussioni)
Attori: Alessio Boni, Oxana Casolari, Marco Cupellari, Federico Faggioni, Francesca Figini, Davide Filippi, Mara Lambriola, Hannes Langanky, Giovanni Maia, Iona Petmezakis, Irene Raccanelli, Lorenzo Rossi, Cesare Trebeschi, Amalia Ruocco, Antonio Santangelo, Davide Tubertini.
Costumi a cura di Teatro dei Venti e Beatrice Pizzardo; disegno luci Alessandro Pasqualini; tecnico audio Luigi Pascale. 
Assistente alla regia Danilo Faiulo. Tour manager Daphne Pasini.

Una produzione Teatro dei Venti, co-prodotta da Klaipeda Sea Festival (Lituania), realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Modena, della Fondazione di Modena, con il contributo del Comune di Dolo (VE) in collaborazione con l'Associazione Echidna.
 
Un progetto artistico premiato nel 2019 con il Premio Ubu per l'allestimento scenico, attribuito al regista Stefano Tè e agli scenografi Dino Serra e Massimo Zanelli, con il premio Rete Critica per l'organizzazione e la progettualità e con il Last Seen 2019, spettacolo dell'anno per la rivista Krapp's Last Post.
  
NUOVE ESPLOSIONI FESTIVAL proseguirà fino al 3 luglio ed è organizzato dalla Compagnia Sciara Progetti Teatro diretta da Ture Magro, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano e dal Comune di Fiorenzuola d’Arda, e si svolge in collaborazione con i Comuni di Morfasso, Lugagnano, Vernasca, Castell’Arquato e Fiorenzuola, associazioni e imprese del territorio.
 
NUOVE ESPLOSIONI FESTIVAL è una occasione di riattivare il turismo artistico e culturale della Valle d’Arda, che già nella prima edizione ha accolto numeroso pubblico proveniente anche da grandi centri cittadini abituati ad una proposta di intrattenimento artistico di spessore, come Milano, Bologna, Reggio Emilia, Modena, Lecco, Como e Brescia, che in Valle hanno ritrovato un’offerta culturale a loro gradita, ma inserita nell’affascinante e inconsueto contesto montano dell’Alta Valle. L’obiettivo del Festival è quello di trasformare il pubblico da fruitore occasionale del territorio della provincia in spettatore residenziale, che possa vivere il territorio attraverso una ricca offerta di turismo esperienziale.

Una proposta culturale di valore con attività multidisciplinari, tra teatro en plein air, grandi eventi di piazza, residenze artistiche, laboratori di comunità, concerti, teatri mobili, workshop con partecipanti da oltre 15 Paesi del mondo e un convegno dedicato al ruolo della cultura nelle strategie di ripopolamento delle aree interne. La gestione dell’Ostello del Monastero a Morfasso è frutto della scelta di Sciara Progetti Teatro di accettare la sfida di creare in questa Valle, attraverso il teatro, azioni di rigenerazione urbana e di inclusione sociale, di ripopolamento di un territorio semidisabitato.

Sciara Progetti Teatro, nata alle pendici dell’Etna, attraversa l’Europa e il Sud America con i suoi spettacoli e poi approda nell’Ostello di un antico Monastero di montagna, in una piccola frazione spopolata dell’Alta Val d’Arda, in Emilia Romagna: una compagnia teatrale con un background internazionale, che nella montagna della provincia piacentina ha visto il luogo ideale in cui riprogettare una chiara azione culturale e costruire un nuovo incubatore di idee, laboratorio di produzione artistica, in grado di restituire vitalità ad una comunità che - come tante zone lontane dai centri cittadini - rischia l’abbandono; in cui portare incontri ed esperienze per connettere la montagna alle città in un luogo lontano ma estremamente nuovo, riabitato da stimoli e proposte culturali, in cui vivere o trascorrere settimane diverse.

 


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