Fiorenzuola Today

«Recuperiamo i nostri valori e le radici in un continente ormai islamizzato»

Il giornalista Magdi Cristiano Allam ha preso parte a un incontro organizzato da Forza Italia a Fiorenzuola dove ha presentato il suo ultimo libro ‘Il Corano senza veli’.

Magdi Cristiano Allam al tavolo con Minari, Papamarenghi e Pizzelli (foto Trespidi)

«Riscattare la nostra sovranità come Stato, salvare gli Italiani da una dittatura finanziaria, da una dittatura relativista, immigrazionistica e islamofila». E’ quello che il giornalista Magdi Cristiano Allam spera possa realizzarsi nei prossimi anni. Ha parlato di questi temi nel corso di un incontro organizzato da Forza Italia nel pomeriggio di domenica 18 febbraio a Fiorenzuola. Allam già invitato alcune volte nel territorio piacentino dai militanti del partito di centrodestra ha presentato il suo ultimo libro ‘Il Corano senza veli’. Il giornalista e scrittore, musulmano, per 56 anni ha creduto in un “islam moderato”, per maturare, poi, la convinzione che non esiste e convertirsi facendosi battezzare nel 2008 da Papa Benedetto XVI, alla cultura cattolica.

«‘Il Corano senza veli’ è una guida per leggere, capire il testo sacro dell’Isalm che paradossalmente, pur essendo il testo più diffuso al mondo è anche quello meno conosciuto. Sicuramente è un testo che più di altri incute paura per quella che è la problematicità oggi dell’Islam, del terrorismo islamico, delle moschee, delle così dette comunità islamiche che oggi sono sempre più presenti in mezzo a noi: anche qui a Fiorenzuola, a Piacenza, c’è una realtà viva che concerne l’Islam. È’ un testo assolutamente oggettivo, ho selezionato dei temi di interesse degli Italiani, degli europei ed emergono aspetti che evidenziano l’incompatibilità di ciò che Allah prescrive nel Corano con le leggi laiche dello Stato, con le regole su cui si fonda la civile convivenza e con i valori che sostanziano la nostra civiltà. Ho creduto in un Islam moderato e sono stato il musulmano che più di altri in Italia si è prodigato affinché potesse esserci un Islam moderato. Di fronte a reiterate condanne e minacce di morte da parte di altri musulmani che secondo loro scrivevo cose che andavano in contrasto con ciò che è scritto nel Corano, con ciò che ha fatto Maometto, ho dovuto prendere atto che i musulmani come persone possono essere moderati se sono laici, se antepongono la ragione al cuore ad Allah e a Maometto. L’Islam come religione non è moderato: ciò che Allah prescrive nel Corano, ciò che ha detto e ha fatto Maometto non sono moderati.

Più che sui contenuti che il giornalista tratta nel libro, l’incontro si è concentrato su quella che è la situazione in Italia e in un continente definito da Allam «islamizzato». 

«C’è una presenza massiccia di immigrati che sappiamo non essere dei rifugiati, non sappiamo chi sono, cosa si nasconde dietro a queste persone. Stiamo vivendo una situazione che se rapportata con il tracollo demografico non può passare inosservata: una popolazione sempre più anziana si mescola con centinaia di giovani, prevalentemente musulmani, tra i 20 e i 30 anni. Siamo destinati ad essere colonizzati demograficamente: in Italia nel 2017 la differenza tra nati e morti segna meno 180mila persone e contemporaneamente 100mila giovani si sono trasferiti all’estero, 150mila persone così dette ‘migranti’ sono entrate in Italia. In questo modo promuoviamo la sostituzione etnica del nostro Paese, il ché comporterà la morte della nostra civiltà. Così l’Europa per colmare il deficit demografico spalanca le proprie frontiere».

«Abbiamo paura e li lasciamo fare. In quattro capitali europee il nome più diffuso è Maometto, le fette del territorio continentale sono state islamizzate perché noi consentiamo che ciò avvenga, consentiamo alle persone che arrivano con i barconi di sottrarci quello che ci appartiene. Gli abbiamo accordato, all’insegna dell’ideologia del multiculturalismo di beneficiare di diritti e libertà senza pretendere nulla in cambio. Concediamo loro di concepirsi come comunità con il sottointeso che la ‘comunità’ ha la facoltà di autodeterminarsi con proprie regole e proprie leggi. Ad esempio in Inghilterra, vengono legittimati i tribunali islamici». «Prima di preoccuparci della loro arroganza dobbiamo preoccuparci della nostra fragilità, fortificandoci dentro, recuperando le nostre radici, i nostri valori, le nostre leggi, il tutto senza discriminare le persone in quanto persone che devono essere rispettate. Occorre riscattare il diritto di dire la verità in libertà anche nei confronti dell’Islam come religione».

«Perché chiunque può dire tutto sul cristianesimo e solo nei confronti dell’Islam non ci poniamo di entrare nei contenuti? – si è chiesto il giornalista – Abbiamo paura di parlare di Maometto, di Allah, perché temiamo di trovarci di fronte a una guerra. Dobbiamo farci rispettare e esigere che ci si comporti come sono tenuti a comportarsi tutti i cittadini».

E in merito ai fatti avvenuti a Piacenza il 10 febbraio ha detto: «L’immagine del carabiniere che viene pestato barbaramente da ragazzi che potrebbero essere suoi figli deve farci riflettere. Così come deve fare riflettere il fatto che se le forze dell’ordine passano dalla parte del torto se usano la propria arma di servizio. Vuol dire che lo Stato è sconfitto e prevale l’arbitrio e l’arroganza, vuol dire che siamo in un Paese che consente ai nemici dello Stato di operare in tutta libertà».

La presentazione del libro è stata l’occasione per presentare la candidata alla Camera Francesca Gambarini per il collegio di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. Nel suo intervento ha confermato che le tematiche affrontate da Magdi Cristiano Allam sono «priorità a livello locale e nazionale: dobbiamo impegnarci verso questa direzione per salvaguardare il nostro futuro». In prima fila nell’organizzazione dell’incontro c’erano i militanti di Forza Italia, tra i quali il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi, la vicesindaco di Fiorenzuola Paola Pizzelli, l’assessore Marcello Minari. Tanti in sala i rappresentanti delle Amministrazioni locali di centrosestra.


Si parla di